Da Punto Informatico del 22/01/2004
Originale su http://punto-informatico.it/p.asp?i=46627
Bush: il Patriot Act sia rinnovato
Incurante delle conseguenze sulle libertà civili dovute alla legge, il Presidente ne richiede il rinnovo visto che venne varata, non a caso, con una data di scadenza. D'altra parte, c'è il terrorismo
Washington (USA) - Intercettare il traffico internet senza l'autorizzazione di un magistrato, far girare le informazioni raccolte da intercettazioni telefoniche ed internet tra agenzie federali e servizi segreti (CIA e NSA), permessi facili per la raccolta di prove elettroniche. Questi sono solo alcuni dei "benefit" che le forze dell'ordine statunitensi rischiano di perdere alla fine di quest'anno. Sono infatti le novità introdotte dalla più contestata normativa varata dall'amministrazione Bush, il Patriot Act.
Per aggirare questo vincolo integrato al Patriot Act originale, il presidente americano George W. Bush ha chiesto al Congresso di lavorare su una nuova versione di quella normativa perché "alcuni elementi chiave del Patriot Act scadranno l'anno prossimo. Ma la minaccia terroristica non si esaurirà in quella data. Le nostre forze dell'ordine hanno bisogno di questa legislazione vitale per proteggere i nostri concittadini. Abbiamo bisogno che il Patriot Act sia rinnovato".
Il problema è fondante, visto che le scadenze furono integrate alla normativa proprio per le ampie conseguenze che questa aveva sulle libertà civili e la privacy dell'individuo. Una legge che impone ai provider di fornire alla polizia federale qualsiasi informazione venga richiesta sui propri abbonati pressoché in tempo reale, una norma che impone alle biblioteche di far sapere chi legge cosa, o quali siti frequenta un utente della biblioteca, al quale però non viene rivelato nulla, è una legge che secondo il Congresso, che pur l'ha varata, va tenuta "sotto controllo".
Una legge al limite, dunque, che dall'ottobre del 2001, quando fu varata sull'onda degli attentati dell'11 settembre, non ha mai smesso di preoccupare i sostenitori delle libertà civili. E non c'è dubbio che per Bush piazzare ora l'argomento del rinnovo del Patriot Act significhi innescare una piccola bomba ad orologeria destinata a far la sua parte nel condizionare l'andamento della campagna elettorale presidenziale che si concluderà il prossimo autunno. Non sfugge a nessuno, infatti, la cappa che il Patriot Act ha imposto alla vita democratica del paese e al flusso delle informazioni in internet.
Se si manterranno gli elementi caratterizzanti della legge, Bush promette che "le forze di polizia federali potranno condividere meglio le loro informazioni, individuare i terroristi, distruggere le cellule del terrore e sequestrare i loro beni".
Per aggirare questo vincolo integrato al Patriot Act originale, il presidente americano George W. Bush ha chiesto al Congresso di lavorare su una nuova versione di quella normativa perché "alcuni elementi chiave del Patriot Act scadranno l'anno prossimo. Ma la minaccia terroristica non si esaurirà in quella data. Le nostre forze dell'ordine hanno bisogno di questa legislazione vitale per proteggere i nostri concittadini. Abbiamo bisogno che il Patriot Act sia rinnovato".
Il problema è fondante, visto che le scadenze furono integrate alla normativa proprio per le ampie conseguenze che questa aveva sulle libertà civili e la privacy dell'individuo. Una legge che impone ai provider di fornire alla polizia federale qualsiasi informazione venga richiesta sui propri abbonati pressoché in tempo reale, una norma che impone alle biblioteche di far sapere chi legge cosa, o quali siti frequenta un utente della biblioteca, al quale però non viene rivelato nulla, è una legge che secondo il Congresso, che pur l'ha varata, va tenuta "sotto controllo".
Una legge al limite, dunque, che dall'ottobre del 2001, quando fu varata sull'onda degli attentati dell'11 settembre, non ha mai smesso di preoccupare i sostenitori delle libertà civili. E non c'è dubbio che per Bush piazzare ora l'argomento del rinnovo del Patriot Act significhi innescare una piccola bomba ad orologeria destinata a far la sua parte nel condizionare l'andamento della campagna elettorale presidenziale che si concluderà il prossimo autunno. Non sfugge a nessuno, infatti, la cappa che il Patriot Act ha imposto alla vita democratica del paese e al flusso delle informazioni in internet.
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