Il tramonto del mito americano. Contraddizioni di un mondo a rischio
Edito da Dedalo, 2006
352 pagine, € 17,00
ISBN 8822053591
di Luigi Tranfo
Quarta di copertina
Oggi l’Occidente è preda di drammatici sconvolgimenti, legati ai rapporti fra paesi ricchi e paesi poveri, al predominio degli USA sulla scena internazionale, al rinascere prepotente di visioni arretrate e oscurantiste, ai nuovi miti della globalizzazione, ai drammatici squilibri economici e culturali fra le varie regioni del mondo, fino alla morte di un intero continente: quello africano. La società internazionale è dilaniata da contraddizioni che ne minano la coerenza interna e che investono tutti i campi, da quello economico a quello ideologico, etico, sociale. Gli Stati Uniti pretendono di essere alla guida di questo mondo sconnesso e ne costituiscono l’immagine amplificata; essi non sono la causa dello sfacelo ma lo strumento principale attraverso cui lo sfacelo si compie. Il libro affronta con ricchezza di dati questa «crisi di sistema», sempre più evidente anche se negata dall’establishment, che rivela le antinomie economiche e culturali di una società schizofrenica e disperata.
Oggi l’Occidente è preda di drammatici sconvolgimenti, legati ai rapporti fra paesi ricchi e paesi poveri, al predominio degli USA sulla scena internazionale, al rinascere prepotente di visioni arretrate e oscurantiste, ai nuovi miti della globalizzazione, ai drammatici squilibri economici e culturali fra le varie regioni del mondo, fino alla morte di un intero continente: quello africano. La società internazionale è dilaniata da contraddizioni che ne minano la coerenza interna e che investono tutti i campi, da quello economico a quello ideologico, etico, sociale. Gli Stati Uniti pretendono di essere alla guida di questo mondo sconnesso e ne costituiscono l’immagine amplificata; essi non sono la causa dello sfacelo ma lo strumento principale attraverso cui lo sfacelo si compie. Il libro affronta con ricchezza di dati questa «crisi di sistema», sempre più evidente anche se negata dall’establishment, che rivela le antinomie economiche e culturali di una società schizofrenica e disperata.
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