Da Lettera 22 del 08/07/2006
Originale su http://www.lettera22.it/showart.php?id=5277&rubrica=187
Ue: passi avanti per il commercio equo solidale
Una risoluzione appena apparovata dall'Europarlamento invita la Commissione Europea a procedere con una politica di riconoscimento istituzionale e di supporto pubblico al Fair Trade
La Relazione sul Commercio Equo e Solidale recentemente discussa alla Commissione Sviluppo dell'UE è stata approvata a grande maggioranza all'Europarlamento di Strasburgo. La relazione ha visto in questi mesi il forte contributo delle reti internazionali del commercio equo e risente delle sue sollecitazioni. Lo rende noto l'Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale (Agices)che a questa rete internazionale aderisce e partecipa.
Secondo Agices si tratta di una risoluzione importante perché permette di porre nuovamente al centro della discussione politica della Commissione la necessità di una revisione nei termini di maggiore equità e giustizia le dinamiche del Commercio Internazionale a partire da un settore in netta espansione. La risoluzione invita la Commissione Europea a procedere con una politica di riconoscimento istituzionale e di supporto pubblico al Fair Trade.
"E' uUn passo importante perchè coerente con la politica di advocacy che Agices sta sviluppando anche in Italia" ha dichiarato in una nota Grazia Rita Pignatelli, presidente di Agices. "L'obiettivo è quello di accreditare sempre più un settore che oltre ad essere economico è anche un fenomeno sociale", come ha indicato una recente ricerca presentata a Milano meno di un mese fa.
Le vendite dei prodotti del Commercio Equo infatti sono cresciute nei paesi dell'Unione di oltre il 20% dal 2000. E l'Unione Europea risulta essere il più ampio mercato per i prodotti del Fair Trade, raccogliendo per il 60-70% delle vendite mondiali, cosa che le permetterebbe di assumere un ruolo guida nel sostenere il commercio equo. Un ruolo che le organizzazioni del Commercio equo non hanno voluto mettere in secondo piano.
Secondo Agices si tratta di una risoluzione importante perché permette di porre nuovamente al centro della discussione politica della Commissione la necessità di una revisione nei termini di maggiore equità e giustizia le dinamiche del Commercio Internazionale a partire da un settore in netta espansione. La risoluzione invita la Commissione Europea a procedere con una politica di riconoscimento istituzionale e di supporto pubblico al Fair Trade.
"E' uUn passo importante perchè coerente con la politica di advocacy che Agices sta sviluppando anche in Italia" ha dichiarato in una nota Grazia Rita Pignatelli, presidente di Agices. "L'obiettivo è quello di accreditare sempre più un settore che oltre ad essere economico è anche un fenomeno sociale", come ha indicato una recente ricerca presentata a Milano meno di un mese fa.
Le vendite dei prodotti del Commercio Equo infatti sono cresciute nei paesi dell'Unione di oltre il 20% dal 2000. E l'Unione Europea risulta essere il più ampio mercato per i prodotti del Fair Trade, raccogliendo per il 60-70% delle vendite mondiali, cosa che le permetterebbe di assumere un ruolo guida nel sostenere il commercio equo. Un ruolo che le organizzazioni del Commercio equo non hanno voluto mettere in secondo piano.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
«Il commercio equo? Non è beneficenza, ma un’alternativa»
Come spiegare il boom degli “aquisti intelligenti” in Europa? Risponde una protagonista, Gaga Pignatelli
Come spiegare il boom degli “aquisti intelligenti” in Europa? Risponde una protagonista, Gaga Pignatelli
di Tiziana Sforza su CafèBabel.com del 20/12/2006
di Leonardo Becchetti su lavoce.info del 17/11/2006
News in archivio
su Il Giornale del 20/11/2006
su Tom's Hardware Guide del 13/09/2006
su La Repubblica del 20/06/2006