Ginevra - Gli esperti dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) danno torto all'Unione europea sugli organismi geneticamente modificati (Ogm). La moratoria decisa dall'Ue fra il 1998 ed il 2003, nonche' diverse misure prese per alcuni prodotti specifici, violano le norme della Wto, afferma il gruppo di tre esperti, presieduto dallo svizzero Christian Haberli.

Nel loro voluminoso rapporto di 1.219 pagine, gli specialisti osservano in particolare che le misure di salvaguardia prese da alcuni Stati dell'Ue, come l'Austria, la Francia, la Germania, la Grecia ed il Lussemburgo, sono contrarie a varie disposizioni della Wto. Gli Stati Uniti, l'Argentina ed il Canada, avevano denunciato nel 2003 la moratoria decisa dall'Unione europea.

L'associazione ecologista Greenpeace ha criticato il rapporto degli esperti e deplorato che l'Organizzazione mondiale del commercio non abbia preso in considerazione i criteri di prudenza e di precauzione in casi del genere. La posizione del Wto, sottolinea Greenpeace, dimostra che l'organizzazione antepone gli interessi commerciali ad ogni altra preoccupazione e non e' neppure in grado di trattare questioni scientifiche ed ambientali di una certa complessita'.