Roma - Nei primi sei mesi del 2006 sono stati rilevati 157.477 messaggi di phishing, con un aumento dell?81% rispetto al periodo precedente. Nel diffondere il dato, Sophos ha precisato che addirittura un utente su cinque subisce ogni giorno attacchi di questo genere. Un dato, questo, che dovrebbe presupporre un intervento incisivo da parte di istituti di credito in primis, i primi bersagli della truffa e da parte anche delle istituzioni. ''L?esempio ci è fornito dal governo irlandese, che non appena ha riscontrato la presenza di questo fenomeno sul territorio ha creato l'High-Tech Crime Forum, un'organizzazione gestita da enti pubblici ed istituti di credito'', ha spiegato Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici. ''Numerose banche, riunite a loro volta sotto la Federazione Bancaria Irlandese - prosegue il responsabile dell'associazione nazionale di volontariato per la difesa dei consumatori, che opera nel campo dell'usura, della sanità e della legalità - hanno dato vita ad un vero e proprio nucleo operativo per promuovere la cultura della sicurezza online e per aiutare le autorità ad assicurare i criminali alla giustizia. Sarebbe il caso che, vista l?incidenza del fenomeno nel nostro paese, anche noi iniziassimo a pensare alla tutela dei nostri cittadini, le sole vere vittime delle truffe''. ''Certo, non chiediamo a tutte le società che sono state vittime di phishing di risarcire gli utenti truffati come ha fatto per vie del tutto eccezionali la Bank of Ireland ? dichiara Carmine Laurenzano, responsabile ufficio legale Codici - ma credo comunque che una sinergia tra i istituti di credito, polizia postale e giustizia potrebbe essere la strada giusta per tamponare la diffusione di questo fenomeno truffaldino''.