Da Corriere della Sera del 05/08/2003
Il Sistema Integrato
Un balletto di cifre sul valore del «Sic»
di Dario Di Vico
ROMA - E il Sic, il grande protagonista della legge Gasparri. E’ il Sistema integrato della comunicazione, ovvero la torta dei ricavi multimediali che serve per poter conteggiare i tetti antitrust previsti al 20% del totale. Quali sono le voci che lo compongono? Secondo il testo approvato dal Senato, sono canone tv, pubblicità nazionale e locale, sponsorizzazioni, televendite, promozioni, convenzioni con soggetti pubblici, provvidenze, pay tv, vendite di beni. Molte di queste voci sono state giudicate - ad esempio dalla Fieg - estremamente generiche e quindi di difficile computo. Da quando si è cominciato a parlare di Sic gli addetti ai lavori hanno tentato di fare qualche calcolo. Per poter rispondere così alla domanda clou: quanto può crescere ancora sul mercato interno il gruppo Mediaset? Domanda resa attuale dalle dichiarazioni della dirigenza Publitalia («ci interessa la raccolta pubblicitaria di Sky Italia») e del management Mondadori («vogliamo nuovi quotidiani»). La stima che nelle ultime settimane è circolata parlava di 25 miliardi di euro. Di conseguenza, con un limite antitrust fissato a 5 miliardi il gruppo che fa capo ai Berlusconi potrebbe, in teoria, acquistare anche un grande gruppo come L’Espresso. In precedenza l’economista Alessandro Penati sul Corriere del 20 febbraio aveva fatto un suo conteggio, molto rigoroso, che l’aveva portato a quotare il Sic 13,3 miliardi di euro. Circa la metà delle stime correnti. In aula, al Senato, Franco Debenedetti (Ds) si era cimentato anche lui nella stessa impresa e aveva computato il Sic a quota 23,3 miliardi di euro. Ieri, infine, Il Sole-24 Ore ha pubblicato una sua stima, molto dettagliata e con dati verificati con le fonti ufficiali. E la sorpresa è stata grande: il Sic si è rivelato extralarge, pari a 32 miliardi di euro. Se così fosse, il limite antitrust per Mediaset (e Rai) sarebbe fissato a 6,4 miliardi di euro. Il gruppo Berlusconi ne fattura attorno a 4 miliardi, avrebbe dunque davanti a sé praterie sterminate per poter crescere sul solo mercato domestico.
Ma i dati forniti dal Sole si prestano ad alcuni interessanti approfondimenti. Applicando alla lettera le voci previste dalla Gasparri, nel Sic entrerebbero anche i concorsi a premio e promozioni similari (3,6 mila euro), le sponsorizzazioni (1,3 mila euro), le pierre (1,6 mila euro), le iniziative di pubblicità direct response (2,2 mila euro) e i prodotti fonografici come cd e musicassette (2,5 mila euro). Ora è evidente che i critici della Gasparri potranno sostenere la bizzarria di un provvedimento che affida la decisione di far crescere o meno il principale gruppo multimediale del Paese (casualmente, di proprietà del presidente del Consiglio) al conteggio nel Sic di promozioni paghi-due-prendi-tre, pubbliche relazioni, sponsorizzazioni di squadre di calcio e cd di Fiorella Mannoia. Se il perimetro del Sic viene invece depurato da tutte le voci anomale - come aveva richiesto un emendamento dei senatori Udc presentato e poi accantonato a Palazzo Madama - il monte ricavi dell’industria multimediale italiana si attesta attorno a una cifra più credibile di 21 miliardi di euro. Il conseguente tetto antitrust fotograferebbe l’esistente spingendo Mediaset a crescere più all’estero che al di qua delle Alpi.
Ma i dati forniti dal Sole si prestano ad alcuni interessanti approfondimenti. Applicando alla lettera le voci previste dalla Gasparri, nel Sic entrerebbero anche i concorsi a premio e promozioni similari (3,6 mila euro), le sponsorizzazioni (1,3 mila euro), le pierre (1,6 mila euro), le iniziative di pubblicità direct response (2,2 mila euro) e i prodotti fonografici come cd e musicassette (2,5 mila euro). Ora è evidente che i critici della Gasparri potranno sostenere la bizzarria di un provvedimento che affida la decisione di far crescere o meno il principale gruppo multimediale del Paese (casualmente, di proprietà del presidente del Consiglio) al conteggio nel Sic di promozioni paghi-due-prendi-tre, pubbliche relazioni, sponsorizzazioni di squadre di calcio e cd di Fiorella Mannoia. Se il perimetro del Sic viene invece depurato da tutte le voci anomale - come aveva richiesto un emendamento dei senatori Udc presentato e poi accantonato a Palazzo Madama - il monte ricavi dell’industria multimediale italiana si attesta attorno a una cifra più credibile di 21 miliardi di euro. Il conseguente tetto antitrust fotograferebbe l’esistente spingendo Mediaset a crescere più all’estero che al di qua delle Alpi.
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