Da Corriere della Sera del 07/01/2004

Le foto di Spirit: Marte è veramente rosso

Il robot invia le immagini ad alta risoluzione. La gioia di Bush: riaffermato il ruolo dell’America nell’esplorazione

di Giovanni Caprara

PASADENA(California) - «Ecco la prima fotografia ad alta risoluzione che Spirit ci ha inviato questa notte da Marte. Nel mostrarvela sono emozionato perché mai avevamo visto il suolo del nostro vicino pianeta con tanta precisione». Steve Squyres, lo scienziato che dirige la missione del robot-geologo della Nasa, gesticola soddisfatto più del solito nel descrivere l'immagine tanto attesa. Così finalmente, assieme al suo gruppo, può avventurarsi nello studio del Gusev Crater dove Spirit è atterrato domenica mattina. Il luogo dello sbarco è stato ribattezzato «Columbia memorial station» per ricordare le vittime dello shuttle disintegratosi nel febbraio scorso.

Dopo il primo fotogramma colorato a bassa risoluzione trasmesso ieri per calibrare le telecamere, ora le sabbie marziane appaiono nella loro affascinante desolazione rossastra. «Osserviamo la superficie con un dettaglio quattro volte più elevato di quanto non avesse fatto il robottino Sojourner nel luglio 1997 - precisa Squyres -. E per noi scienziati significa poter raccogliere più informazioni e decifrare meglio gli enigmi dell'ambiente marziano».

La prima immagine ad alta risoluzione è, in realtà, la composizione di 12 fotogrammi digitali che per essere trasmessi hanno richiesto venti minuti alla velocità della luce, dato l'elevato numero di bit che contengono. L'immagine potrebbe essere ingrandita come uno schermo cinematografico senza perdere alcuna definizione e rappresenta un ottavo dell'intero panorama circolare che ora la camera sta raccogliendo. Lo straordinario «occhio» di Spirit battezzato «Pancam» (da Panoramic Camera) è un vero gioiello della tecnologia elettro-ottica. Sistemato alla sommità dell'asta che si alza dal corpo del robot a un metro e mezzo d'altezza per evitare l'offuscamento della vista da parte delle polveri, è formato da due obiettivi distanti 30 centimetri ed è dotato di 14 filtri colorati differenti con i quali è possibile effettuare addirittura l'analisi spettrale delle pietre e dell'atmosfera. «Guardando l'immagine troviamo già i primi aspetti interessanti e nuovi - nota Squyres -. Le pietre sono grigie e in genere conficcate nel suolo: molte sono spigolose, tagliate seccamente, altre levigate e arrotondate dalle tempeste di polvere o forse dall'acqua presente nelle epoche remote, la prova della cui esistenza è il grande obiettivo della nostra missione».

Casualmente l'operazione di raccolta degli airbags effettuata dopo lo sbarco per evitare che ostacolino l'uscita del robot ha graffiato seriamente il terreno. «Così abbiamo raccolto un risultato insperato - prosegue Squyres -. E' infatti visibile uno strato molto compatto di qualche centimetro, una specie di crosta superficiale, sotto la quale appare un terreno diverso, più scuro. Andremo ad analizzarlo nei prossimi giorni come sarà uno dei primi obiettivi della ricognizione di Spirit la depressione circolare Sleepy Hollow distante 12 metri e larga nove metri. La fotografia ha però messo in evidenza l'esistenza di altre depressioni analoghe forse generate da impatti asteroidali, forse dal vento». Ma guardando più lontano, gli scienziati hanno notato che l'orizzonte non è del tutto piatto. «Tra le increspature - aggiunge Squyres - si nota una sorta di collina distante circa 25 chilometri, alta 400 metri».

«Entro la notte completeremo l'operazione del dispiegamento delle ruote anteriori - dice Jennifer Trosper - ma dobbiamo anche effettuare alcuni test con l'antenna circolare ad alto guadagno per valutare bene le bizze manifestate da uno dei due suoi motori e tenerne conto nelle trasmissioni in modo da non perdere dati. Ciò è essenziale soprattutto per quando Spirit dovrà viaggiare nella zona spostando la sua posizione. Inoltre la temperatura locale più alta rispetto al previsto e adesso misurata con precisione in 71 gradi sotto zero nell'aria e 50 gradi sottozero al suolo ci costringe a cambiare il ritmo delle trasmissioni per evitare surriscaldamenti dei sistemi. Con queste premesse immaginiamo di comandare la discesa di Spirit sulla sabbia domenica». Nella mattinata di ieri con una telefonata dalla Casa Bianca l'addetto stampa ha trasmesso un messaggio del presidente Bush che si congratula con gli scienziati di Pasadena per il loro «duro lavoro e per aver riaffermato il grande spirito dell'America nell'esplorazione. E sappiamo - ha aggiunto - che le notizie arrivate finora sono soltanto una piccola parte delle scoperte che Spirit conquisterà».

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