Da Corriere della Sera del 15/02/2004
Ieri i caucus nel Nevada e a Washington: il candidato di Boston in netto vantaggio
I pettegolezzi sui «tabloid» non frenano la corsa di Kerry
Il senatore democratico: «La stagista? Non commenterò più le voci»
di Ennio Caretto
WASHINGTON - Il «Sexgate 2» comincia a ridimensionarsi e non deraglia il «Real Deal Express», il treno del «vero corso» come è chiamata la campagna elettorale di John Kerry. Anzi, lo scandalo della stagista, che al terzo giorno ha raggiunto le prime pagine dei tabloid, dal New York Post al Philadelphia Daily News , ma non dei quotidiani nazionali, sembra aver dato le ali al senatore democratico. La moglie di Kerry, Teresa Heinz, ereditiera della fortuna del ketchup, non è comparsa in pubblico. Ma nei sondaggi dei «caucus» del Nevada e di Washington DC dove si è votato ieri e in quelli delle primarie del Wisconsin dove si voterà martedì Kerry risultava in netto vantaggio su John Edwards che si batterà almeno fino a marzo, e su Howard Dean che potrebbe invece ritirarsi.
Sono state la secca smentita del senatore e le precisazioni dei genitori della ragazza, Donna e Terry Polier di Melvern nella Pennsylvania a fugare per il momento lo spettro del Sexgate del presidente Bill Clinton e Monica Lewinsky. «Lo nego categoricamente, sono false voci» ha risposto Kerry ai tabloid, che ne hanno ricavato il titolo di copertina: «E non intendo parlarne più».
«Mia figlia Alex non ebbe alcuna relazione con quel tipo viscido - ha tuonato Terry Polier, un fervente repubblicano -. Lui la invitò più volte ad andare con lui, ma lei rifiutò». I tabloid non sono ancora riusciti a contattare la ex stagista, che oggi ha 27 anni, e che da qualche mese è in Kenya con il fidanzato americano. Ma ne hanno ricostruito la carriera: la laurea nel '99, uno stage come ricercatrice alla Camera dove incontrò Kerry, quindi il trasferimento a New York come giornalista dell’agenzia di stampa Associated Press .
Non è escluso che Alex Polier, che al contrario dei genitori ha simpatie democratiche, rompa il riserbo, e che lo scandalo esploda. Ma per ora gli elettori sembrano vedere nel «Sexgate 2» uno degli «sporchi trucchi» dei conservatori. Un esempio: su Internet circola una sua seconda foto con Jane Fonda, l’attrice che appoggiò il Nord Vietnam nemico, ma si tratta di un montaggio: un falso che ha suscitato l'ira di un altro eroe di guerra, il senatore repubblicano John McCain, che pure si sta battendo per Bush.
Secondo Donna Brazile, consigliere elettorale dell'ex vicepresidente Al Gore, Kerry è di fatto l'anti Bush, il leader di quella metà dell'America che vuole deporre il presidente, e gli perdonerebbe l'adulterio come lo perdonò a Clinton se anche la moglie si schierasse al suo fianco. Ieri il senatore ha ottenuto l'appoggio dei sindacati Afl-Cio con 13 milioni di iscritti; i finanziatori dei candidati ritiratisi hanno promesso di aiutarlo a raccogliere 100 milioni di dollari; e pur non dicendolo sono pronti a candidarsi alla vicepresidenza Edwards, Clark, e potenti governatori come Bill Richardson del Nuovo Messico.
Sono state la secca smentita del senatore e le precisazioni dei genitori della ragazza, Donna e Terry Polier di Melvern nella Pennsylvania a fugare per il momento lo spettro del Sexgate del presidente Bill Clinton e Monica Lewinsky. «Lo nego categoricamente, sono false voci» ha risposto Kerry ai tabloid, che ne hanno ricavato il titolo di copertina: «E non intendo parlarne più».
«Mia figlia Alex non ebbe alcuna relazione con quel tipo viscido - ha tuonato Terry Polier, un fervente repubblicano -. Lui la invitò più volte ad andare con lui, ma lei rifiutò». I tabloid non sono ancora riusciti a contattare la ex stagista, che oggi ha 27 anni, e che da qualche mese è in Kenya con il fidanzato americano. Ma ne hanno ricostruito la carriera: la laurea nel '99, uno stage come ricercatrice alla Camera dove incontrò Kerry, quindi il trasferimento a New York come giornalista dell’agenzia di stampa Associated Press .
Non è escluso che Alex Polier, che al contrario dei genitori ha simpatie democratiche, rompa il riserbo, e che lo scandalo esploda. Ma per ora gli elettori sembrano vedere nel «Sexgate 2» uno degli «sporchi trucchi» dei conservatori. Un esempio: su Internet circola una sua seconda foto con Jane Fonda, l’attrice che appoggiò il Nord Vietnam nemico, ma si tratta di un montaggio: un falso che ha suscitato l'ira di un altro eroe di guerra, il senatore repubblicano John McCain, che pure si sta battendo per Bush.
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