Da La Repubblica del 09/04/2004

Da Belpietro a Vigorelli, da Socci a Del Debbio: alla vigilia delle Europee si moltiplicano su Mediaset e Rai i programmi pro-governo

Tv, via alle manovre di "occupazione" il Cavaliere schiera i suoi fedelissimi

E se per il Milan sarà scudetto, già si prevede uno straripante premier nei programmi sportivi
Intervistati sulle tasse a "Secondo voi", i cittadini rispondono: "Bravo", "Magnifico"

di Sebastiano Messina

ROMA - Le grandi manovre sono cominciate, sulle alture televisive. Non si sentono carri che sferragliano, non si vedono canne che brillano al sole, ma quello che sta avvenendo è il più imponente movimento di artiglieria mediatica dal giorno della «discesa in campo» di Berlusconi. I primi pezzi sono già venuti allo scoperto, cominciando a provare la gittata, ma altri verranno schierati subito dopo Pasqua, in modo da essere già operativi quando comincerà la battaglia decisiva: le europee di giugno.

Mentre tutti dibattevano dell´occupazione permanente di "Porta a porta" da parte del premier - per parlare di ciò che voleva lui e solo con chi voleva lui - i colonnelli del Cavaliere hanno già piazzato le prime due postazioni. Una si chiama "Secondo voi" (Italia Uno), ed è un veloce programma di interviste alla gente comune commentate in studio da un opinionista. Come funzionerà, lo si è già capito sin dal primo giorno (lunedì): gli intervistati dovevano dire se erano favorevoli o no al taglio delle tasse annunciato da Berlusconi. E ovviamente era un coro di «bravo!», «grazie!», «magnifico!». Del resto, non ci si poteva attendere nulla di diverso da un conduttore come Paolo Del Debbio, l´estensore materiale del programma di Berlusconi alle politiche del 1994.

La sera successiva ha cominciato a sparare il mortaio di Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano di casa Berlusconi, "Il Giornale". Belpietro, di cui il presidente del Consiglio apprezza molto l´abilità nel fuoco d´interdizione, conduce una trasmissione che in suo onore è stata battezzata "L´antipatico" ed è stata piazzata (per il momento) all´una di notte su Canale 5. Nulla di clamoroso, nulla di nuovo, nulla di stupefacente: una semplice intervista a un personaggio dell´attualità. Ma quando lo scontro entrerà nel vivo, quando voleranno gli stracci, vedremo tutti di cosa sarà capace l´uomo che ha lanciato con diligente fragore, sulla prima pagina del "Giornale", gli scoop di cartapesta sul caso Telekom Serbia.

Accanto alla bombarda di Del Debbio e al mortaio di Belpietro, le divisioni Mediaset si apprestano a schierare anche la mitragliatrice di Piero Vigorelli (già direttore di "Parlamento In", versatile contenitore utilizzato con successo per piazzare su Canale 5 il fluviale discorso di Berlusconi per il decennale di Forza Italia). Vigorelli condurrà quasi certamente "Orrori di stampa", prendendosi l´incarico di fare le pulci a tutti i quotidiani ostili al Cavaliere, cercando di minarne la credibilità (almeno agli occhi del pubblico di Retequattro, già assuefatto a Emilio Fede).

E´ ancora un mistero la scelta del cannoncino da cui sparerà Italia Uno, dopo la chiusura dell´"Alieno" con un indimenticabile megaspot di Mario Giordano al premier-padrone. L´ex ciclista curioso e impertinente di "Pinocchio" s´è commosso davanti alle ruspe, alle trivelle e alle scavatrici dei cantieri berlusconiani, e dopo aver mandato i suoi inviati dovunque ci fosse una impastatrice in funzione ha trovato la forza di fare al presidente del Consiglio domande spietate del tipo: «Lei che ha fatto tutto questo, cos´altro vorrebbe fare adesso?». Marzullo, al confronto, è Torquemada.

Poteva, la Rai, restare fuori dall´operazione? Certo che no. I pezzi da 90 sui quali il Cavaliere fa più affidamento sono sempre il Tg1 di Mimun e "Porta a porta", ma a Palazzo Chigi si aspettano una mano anche da "Batti e ribatti" di Pierluigi Battista, strategicamente incuneato tra il seguitissimo Tg1 e il nuovo mago dell´audience, Bonolis: Berlusconi s´è già fatto intervistare una volta, e conta di tornarci presto.

Una gran confusione circonda le manovre della colubrina di Antonio Socci su RaiDue. Nonostante il dichiarato appoggio del premier, il vicedirettore della rete s´è rivelato più bravo come mistico che come artigliere televisivo: il suo "Luned´Italia" ha regalato a RaiDue l´audience più bassa di tutti i tempi, nonostante il generoso tentativo di attirare gli uomini del centrosinistra in una serie di imboscate a salve. Eppure nessuno, neanche il disperato direttore di rete Antonio Marano, ha la forza di cancellare la trasmissione, che anzi si è allargata a una striscia preserale del fine settimana: un quarto d´ora alle 19,45 (titolo: "Anteprima Luned´Italia") anche qui con un´intervista a un personaggio seduto su un metaforico ring (sabato c´era Paolo Guzzanti, domenica Giorgio La Malfa, alla faccia della par condicio).

Se Socci dovesse capitolare, il suo posto verrebbe preso da una inedita coppia formata da Arturo Diaconale (Forza Italia) e Daniela Vergara (An), mentre la striscia preserale diventerà presto quotidiana e sarà messa nelle sicure mani di Giovanni Masotti (vicedirettore del Tg2) o di Gigi Moncalvo (direttore della "Padania"), sempre però sotto la supervisione di Socci.

Quanto a RaiTre, qualcosa cambierà anche nella rete dove Berlusconi salva una sola trasmissione, quel "Telecamere" che ha in Anna La Rosa la sua zuccherosa padrona di casa. La Lega ha presentato un emendamento al regolamento della campagna elettorale televisiva che obbliga la Terza rete a mandare in onda le Tribune elettorali regionali giusto nello spazio che oggi è occupato da "Primo piano", chiudendo così uno dei pochi spazi dove l´opposizione ha diritto di parola.

Ancora qualche giorno e tutti i pezzi saranno ai loro posti. Ma il fuoco a sorpresa arriverà probabilmente dalle postazioni anfibie, sottratte alle regole della politica: le trasmissioni sportive. Se il Milan, come è assolutamente probabile, dovesse vincere lo scudetto, l´ospite d´onore più ambito dai seguitissimi programmi sul calcio - dalla "Domenica Sportiva" al "Processo di Biscardi" - sarà ovviamente il suo straripante presidente: Silvio Berlusconi. Giusto alla vigilia delle europee.

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