Da La Repubblica del 10/04/2004

Il presidente uscente ottiene l´83% dei voti. Contestati i dati ufficiali

Un plebiscito per Bouteflika gli avversari denunciano brogli

di Fabio Scuto

ALGERI - Con una maggioranza schiacciante, oltre l´83 per cento dei voti, il presidente uscente Abdelaziz Bouteflika ha trionfato alle elezioni e guiderà l´Algeria fino al 2009. Un plebiscito che è andato ben oltre le previsioni che gli stessi uomini del presidente si attendevano ma sul quale gravano pesanti ombre. L´opposizione contesta i risultati annunciati ieri dal ministero degli Interni algerino e annuncia una valanga di ricorsi alla Commissione elettorale ma sembra incapace di organizzare una reazione comune al travolgente risultato uscito dalle urne. La vittoria di Bouteflika era annunciata ben prima che lo spoglio dei voti fosse completato, i seggi erano stati appena chiusi e già i suoi supporter invadevano le strade per festeggiare la rielezione. Il principale sfidante, l´ex premier e braccio destro del presidente Ali Benflis, secondo i risultati ufficiali non è andato oltre il 7,93 per cento dei voti. Abdallah Djaballah, candidato islamista radicale, è stato terzo con il 4,84 per cento, Said Sadi leader dell´Rcd ha raccolto solo l´1,93 per cento. Benflis ieri in un incontro con la stampa ha usato parole durissime per commentare i risultati: «Non riconosco queste elezioni fondate su una frode dilagante», ha dichiarato. Ma ha annunciato che non farà ricorso alla piazza per contestare il risultato delle urne. «La volontà popolare è stata violata ma agiremo in un quadro legale, abbiamo il diritto di dire ciò che pensiamo del voto». Nonostante i generali algerini avessero annunciato per la prima volta la loro neutralità nelle elezioni, avevano però anche affermato che «non avrebbero tollerato una deriva che potesse minacciare la stabilità del Paese». In Algeria da anni è in vigore lo stato d´emergenza, le manifestazioni sono vietate e il «ricorso alla piazza» minacciato da Benflis, che guida l´Fln (partito di maggioranza relativa in Parlamento) avrebbe potuto risolversi in un bagno di sangue. Ieri notte in un primo timido tentativo di contestare il voto in piazza ad Algeri, i sostenitori dei tre principali partiti dell´opposizione - l´Fln, l´Rcd e gli islamici di El Islah - sono stati brutalmente dispersi dalla polizia. Il ministro degli Interni Zerhouni smentisce «categoricamente» che vi siano stati brogli e ricorda che le elezioni hanno avuto il controllo degli osservatori internazionali. Bruce George, coordinatore dell´Osce che ha inviato 130 osservatori, ammette: «Non è stata un´elezione perfetta ma per gli standard della regione è stata buona; il divario con le consultazioni europee si è ridotto».

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