Da Il Messaggero del 19/04/2004
Solo Lega e An d’accordo sulla modifica delle norme per «una maggiore tutela di chi viene aggredito»
Legittima difesa, critiche a Castelli
La Sinistra: proposta da Far West. Follini: non si cambiano le leggi sotto la spinta delle emozioni
di Flavio Haver
ROMA - Il mutamento del concetto di «legittima difesa» annunciato dal ministro della Giustizia Roberto Castelli non trova ampi consensi. Anzi. Critiche e perplessità alla riforma prevista dalla Commissione presieduta dal magistrato Carlo Nordio nel nuovo Codice penale sono state espresse dall’opposizione, ma anche da esponenti della maggioranza. Sulla scia degli ultimi avvenimenti di Milano e Roma, si è riproposto il problema di garantire una maggiore sicurezza ai commercianti. A parte rare eccezioni, non riscuote però un grande successo il progetto che prevede, per chi viene aggredito, una sorta di presunzione d’innocenza basata sul presupposto che terrà conto del suo stato d’animo e del fatto che il commerciante o il proprietario di una casa non può avere la lucidità di capire se il malvivente stia andandosene o abbia altre intenzioni. «La norma vigente garantisce effettivamente la possibilità al cittadino di difendersi e consente di tenere conto delle circostanze particolari» è la bocciatura, senza tanti giri di parole, di Gaetano Pecorella (Fi), presidente della commissione Giustizia alla Camera. «Se c’è una proposta la valuteremo. Ma in linea di principio, sconsiglio di scrivere le leggi sotto la dettatura delle emozioni», taglia corto il segretario dell’Udc Marco Follini. Su posizioni diverse il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri (An), secondo il quale «la lotta al crimine è compito dello Stato, ma non c’è dubbio che chi viene aggredito da autentici assassini abbia il diritto di difendersi». D’accordo con Castelli, un altro esponente di An, il senatore Domenico Kappler.
Sinistra compatta, invece, sul no al Guardasigilli. «E’ una proposta invereconda, Castelli pretende di tutelare il bene a fronte della vita», è la stroncatura senza appello di Guido Calvi (Ds). Secondo il vicepresidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Paolo Cento (Verdi), il ministro della Giustizia manifesta «una concezione del diritto tipica del far west che rischia di trasformare l’Italia in un Paese di pistoleros senza alcuna regola». Sulla stessa linea il responsabile Giustizia dello Sdi, Enrico Buemi, mentre per Gianfranco Pagliarulo (Pdci) «le proposte sono gravi perché corrono il rischio di trasformare il concetto di legittima difesa in quello di difesa preventiva» e per Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) «Castelli fa propaganda elettorale e terrorismo politico». Un invito alla prudenza arriva dall’avvocato Giuseppe Frigo, presidente del Centro studi dell’Unione delle Camere Penali: «Le modifiche si possono fare ma su questa materia sono pericolose perché riguardano disposizioni generali del Codice penale». E a Palazzo Madama è fermo un disegno di legge firmato da 42 senatori della Cdl con cui si intendono scardinare le attuali limitazioni (l’eccesso colposo) della legittima difesa in caso di violazione di domicilio.
Sinistra compatta, invece, sul no al Guardasigilli. «E’ una proposta invereconda, Castelli pretende di tutelare il bene a fronte della vita», è la stroncatura senza appello di Guido Calvi (Ds). Secondo il vicepresidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Paolo Cento (Verdi), il ministro della Giustizia manifesta «una concezione del diritto tipica del far west che rischia di trasformare l’Italia in un Paese di pistoleros senza alcuna regola». Sulla stessa linea il responsabile Giustizia dello Sdi, Enrico Buemi, mentre per Gianfranco Pagliarulo (Pdci) «le proposte sono gravi perché corrono il rischio di trasformare il concetto di legittima difesa in quello di difesa preventiva» e per Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) «Castelli fa propaganda elettorale e terrorismo politico». Un invito alla prudenza arriva dall’avvocato Giuseppe Frigo, presidente del Centro studi dell’Unione delle Camere Penali: «Le modifiche si possono fare ma su questa materia sono pericolose perché riguardano disposizioni generali del Codice penale». E a Palazzo Madama è fermo un disegno di legge firmato da 42 senatori della Cdl con cui si intendono scardinare le attuali limitazioni (l’eccesso colposo) della legittima difesa in caso di violazione di domicilio.
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