Da La Repubblica del 03/05/2004
Pressato dalla congiuntura sfavorevole e dalle scadenze elettorali Schroeder rinuncia all´austerità
La Germania dà l´addio al rigore nessun taglio alla spesa pubblica
di Andrea Tarquini
BERLINO - La Germania rossoverde dà l´ultimo addio al rigore nella spesa pubblica. Messo con le spalle al muro dalla congiuntura debole, dall´alta disoccupazione e dalla raffica di scadenze elettorali, il governo Schroeder ha deciso di rinunciare a ogni annuncio di nuovo taglio a Welfare e conti. Lo rivelano l´influente settimanale Der Spiegel e Bild am Sonntag, edizione domenicale del quotidiano più letto del paese, che hanno appreso di una riunione segreta svoltasi a tarda sera alla Cancelleria, la settimana scorsa. La scelta tedesca, se le indiscrezioni sono veritiere, sarà un colpo al cuore per il Patto di stabilità.
«Non possiamo permetterci né una sequela di disfatte elettorali quest´anno, alle europee e nelle 12 consultazioni regionali e locali, né di perdere le politiche del 2006», dice un ministro citato da Bild. Congiuntura debole, entrate fiscali deludenti, disoccupazione alta, pesano oltre ogni previsione. Il ministro delle Finanze, Hans Eichel, ha fornito al consulto un quadro apocalittico. Il disavanzo di quest´anno, stimato in 29,3 miliardi di euro, eccederà questa cifra di quasi 18 miliardi. Non molto meglio andrà nel 2005: Eichel aveva previsto un deficit di 21 miliardi, le nuove previsioni parlano di 15 miliardi in più.
Teoricamente la Germania dovrebbe sentirsi obbligata a un nuovo Sparpaket, a un pacchetto di tagli e misure d´austerità. Ma la prospettiva di perdere le elezioni quest´anno e di tornare all´opposizione dopo le politiche del settembre 2006 spaventa i rossoverdi più di un confronto con Bruxelles sul Patto. Il governo, afferma Der Spiegel, è deciso a non annunciare più tagli al Welfare né aumenti fiscali, per incoraggiare consumi e investimenti. E vuole varare spese per miliardi per istruzione e alte tecnologie. Mentre salgono le chances delle richieste dei ministeri di Trasporti e Difesa, per più soldi a favore delle linee ad alta velocità e di un ammodernamento delle forze armate. Non è tutto: Berlino studia ogni vendita possibile, dalla cessione di immobili e terreni pubblici al lancio sul mercato di azioni di Deutsche Telekom e delle Poste.
«Non possiamo permetterci né una sequela di disfatte elettorali quest´anno, alle europee e nelle 12 consultazioni regionali e locali, né di perdere le politiche del 2006», dice un ministro citato da Bild. Congiuntura debole, entrate fiscali deludenti, disoccupazione alta, pesano oltre ogni previsione. Il ministro delle Finanze, Hans Eichel, ha fornito al consulto un quadro apocalittico. Il disavanzo di quest´anno, stimato in 29,3 miliardi di euro, eccederà questa cifra di quasi 18 miliardi. Non molto meglio andrà nel 2005: Eichel aveva previsto un deficit di 21 miliardi, le nuove previsioni parlano di 15 miliardi in più.
Teoricamente la Germania dovrebbe sentirsi obbligata a un nuovo Sparpaket, a un pacchetto di tagli e misure d´austerità. Ma la prospettiva di perdere le elezioni quest´anno e di tornare all´opposizione dopo le politiche del settembre 2006 spaventa i rossoverdi più di un confronto con Bruxelles sul Patto. Il governo, afferma Der Spiegel, è deciso a non annunciare più tagli al Welfare né aumenti fiscali, per incoraggiare consumi e investimenti. E vuole varare spese per miliardi per istruzione e alte tecnologie. Mentre salgono le chances delle richieste dei ministeri di Trasporti e Difesa, per più soldi a favore delle linee ad alta velocità e di un ammodernamento delle forze armate. Non è tutto: Berlino studia ogni vendita possibile, dalla cessione di immobili e terreni pubblici al lancio sul mercato di azioni di Deutsche Telekom e delle Poste.
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