Da La Repubblica del 01/05/2004
Scelto il giorno della presunta data del suicidio del dittatore nel bunker di Berlino
Francia, nel nome di Hitler devastano un cimitero ebraico
In Alsazia distrutte 130 tombe. Chirac: "È intollerabile"
di Andrea Tarquini
BERLINO - Hanno colpito di notte, hanno violato e devastato un cimitero ebraico per onorare Adolf Hitler e ricordare il suo suicidio. È accaduto in Alsazia tra giovedì e ieri nel villaggio di Herrlisheim-Hattstadt, un tranquillo borgo nella regione bilingue francese al confine con la Germania. Ignoti estremisti di destra hanno danneggiato 130 tombe ebraiche e imbrattato steli e monumenti del cimitero scrivendovi con lo spray nero slogan inneggianti al Terzo Reich e parole d´ordine antisemite. Ancora una volta è la Francia l´epicentro della violenza antiebraica in Europa, e l´attentato ha scosso il paese. Immediata, e dura, la reazione del presidente Jacques Chirac: «È un atto ripugnante e intollerabile», ha detto il capo dello Stato, esortando cittadini e polizia alla vigilanza. Ma sull´identità dei profanatori delle tombe manca ogni indizio certo: hanno fatto perdere le loro tracce nel nulla.
«Ein Reich, Elsass, Sieg fuer den Fuehrer», cioè «un solo Reich, Alsazia, vittoria per il Fuehrer», hanno scritto i neonazisti in tedesco sulla stele del cimitero che ricorda le vittime locali dell´Olocausto. E ancora: «Juden raus», fuori gli ebrei. In ogni angolo poi, tra le lapidi imbrattate e divelte e i muri di cinta, slogan inneggianti a Hitler. E la data del 30 aprile, il giorno presunto del suicidio di Hitler. Si ritiene infatti che proprio il 30 aprile del 1945, con l´Armata rossa che casa per casa stava conquistando Berlino, il tiranno nascosto nel Bunker della cancelleria con gli altri gerarchi si tolse la vita insieme alla sua compagna Eva Braun.
Scritte in tedesco, come spesso prediligono i neonazisti di tutta Europa. Non è chiaro se i profanatori del cimitero siano ultrà tedeschi passati dalle frontiere aperte, oppure alsaziani bilingui, o invece estremisti francesi con un´infarinatura di tedesco per infatuazione verso i discorsi di Hitler e di Goebbels. La polizia francese indaga in ogni direzione, anche con l´aiuto del Verfassungsschutz tedesco (l´intelligence interno di Berlino). Ma i sospetti più pesanti gravano su «Jeune nation», un gruppo estremista fuorilegge francese, e sulla galassia del razzismo diffuso che orbita attorno all´ultradestra di Jean-Marie Le Pen.
«È particolarmente grave che siano riusciti a profanare un numero così alto di tombe», ha commentato il premier Jean-Pierre Raffarin. E ha inviato a Herrlisheim-Hattstadt il ministro dell´Interno, Dominique de Villepin, per contatti urgenti con la comunità ebraica locale e con i leader delle altre minoranze. Nella regione gruppi di ultrà razzisti giovanili sono molto attivi. Scritte antisemite o slogan anti-immigrati del tipo «morte agli arabi» sono spesso comparse in molte città. Proprio l´altro ieri, si era conclusa a Berlino la conferenza internazionale sull´antisemitismo. Nella sua dichiarazione finale aveva lanciato un appello a una decisa lotta contro l´odio antiebraico e ogni forma di razzismo. Ma come aveva ammonito il ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer chiudendo i lavori, «non ci si può illudere: non bastano le parole, l´antisemitismo è tornato a essere una minaccia mortale per le nostre democrazie».
«Ein Reich, Elsass, Sieg fuer den Fuehrer», cioè «un solo Reich, Alsazia, vittoria per il Fuehrer», hanno scritto i neonazisti in tedesco sulla stele del cimitero che ricorda le vittime locali dell´Olocausto. E ancora: «Juden raus», fuori gli ebrei. In ogni angolo poi, tra le lapidi imbrattate e divelte e i muri di cinta, slogan inneggianti a Hitler. E la data del 30 aprile, il giorno presunto del suicidio di Hitler. Si ritiene infatti che proprio il 30 aprile del 1945, con l´Armata rossa che casa per casa stava conquistando Berlino, il tiranno nascosto nel Bunker della cancelleria con gli altri gerarchi si tolse la vita insieme alla sua compagna Eva Braun.
Scritte in tedesco, come spesso prediligono i neonazisti di tutta Europa. Non è chiaro se i profanatori del cimitero siano ultrà tedeschi passati dalle frontiere aperte, oppure alsaziani bilingui, o invece estremisti francesi con un´infarinatura di tedesco per infatuazione verso i discorsi di Hitler e di Goebbels. La polizia francese indaga in ogni direzione, anche con l´aiuto del Verfassungsschutz tedesco (l´intelligence interno di Berlino). Ma i sospetti più pesanti gravano su «Jeune nation», un gruppo estremista fuorilegge francese, e sulla galassia del razzismo diffuso che orbita attorno all´ultradestra di Jean-Marie Le Pen.
«È particolarmente grave che siano riusciti a profanare un numero così alto di tombe», ha commentato il premier Jean-Pierre Raffarin. E ha inviato a Herrlisheim-Hattstadt il ministro dell´Interno, Dominique de Villepin, per contatti urgenti con la comunità ebraica locale e con i leader delle altre minoranze. Nella regione gruppi di ultrà razzisti giovanili sono molto attivi. Scritte antisemite o slogan anti-immigrati del tipo «morte agli arabi» sono spesso comparse in molte città. Proprio l´altro ieri, si era conclusa a Berlino la conferenza internazionale sull´antisemitismo. Nella sua dichiarazione finale aveva lanciato un appello a una decisa lotta contro l´odio antiebraico e ogni forma di razzismo. Ma come aveva ammonito il ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer chiudendo i lavori, «non ci si può illudere: non bastano le parole, l´antisemitismo è tornato a essere una minaccia mortale per le nostre democrazie».
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