Da La Stampa del 18/05/2004
Originale su http://www.lastampa.it/_web/_INTERNET/copyfight/archivio/copyfight0405...

Alle 9,30 la protesta a Palazzo Madama contro il «Decreto Urbani»

Legge antipirateria al test decisivo

Oggi il voto del Senato dopo due mesi di subbuglio in Rete per il provvedimento considerato oppressivo di libertà e privacy

di Anna Masera, Stefano Porro

Questa mattina, intorno alle 9.30, un nutrito gruppo di utenti della Rete inscenerà una chiassosa contestazione davanti al Senato della Repubblica. Obiettivo della protesta è l'approvazione definitiva del decreto Urbani che, varato lo scorso 22 marzo, potrebbe essere licenziato oggi dal Senato e diventare a tutti gli effetti legge dello Stato. Si tratta di un provvedimento che, da due mesi a questa parte, sta provocando notevole subbuglio nell’Internet italiana. Migliaia di siti, blog, e newsgroup si sono opposti strenuamente alle nuove normative, che vengono giudicate oppressive non solo della libertà della Rete, ma della stessa privacy di chi ogni giorno la frequenta.

Per avere un'idea precisa della posta in gioco, basta ripercorrere sinteticamente l'accaduto: lo scorso marzo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dei Beni Culturali, vara un decreto legge che intende salvaguardare la cinematografia italiana dalla piaga della pirateria. L'intento di Urbani è quello di reprimere lo scambio illegale di file protetti da diritto d'autore (soprattutto musica e filmati) che avviene ogni giorno attraverso i software di «file sharing» (condivisione di documenti).

Le sanzioni però vengono considerate troppo elevate dai cybernavigatori che, se scoperti dalla Polizia Postale, si vedrebbero obbligati a pagare alcune migliaia di euro per ogni singolo file scaricato. Scoppia così un vero e proprio pandemonio online, che costringe lo stesso Urbani a correggere lievemente il tiro, confidando negli aggiustamenti che il Parlamento apporterà in seguito agli articoli più spigolosi del decreto.

Puntualmente, accade l'esatto contrario. Nonostante la mobilitazione di esperti e associazioni del settore, la Camera licenzia una prima versione del testo che, se da un lato solleva i provider (e cioè i fornitori di Internet) dall'obbligo di monitorare le attività online dei propri utenti, dall'altro approva una modifica all'articolo 171-ter del decreto, modificando radicalmente le pene previste per la duplicazione di opere protette diverse dal software. Se compiuta per uso non personale e a fini di lucro, diceva la legge vigente, l'infrazione veniva sanzionata con la reclusione da sei mesi a tre anni.

In seguito alla modifica del testo, che sostituisce la dicitura «fini di lucro» con «per trarne profitto», chi si serve di programmi di file sharing per scaricare musica o per uso personale, evitando in questo modo di acquistare cd o dvd, trarrebbe a suo modo un profitto indiretto che potrebbe essere sanzionato con una pena detentiva da sei mesi a tre anni. In altre parole, grazie alle modifiche apportate dalla Camera al già contestato decreto, chiunque metterà in condivisione dei file protetti da copyright attraverso le reti «peer to peer» (da pari a pari) non incorrerà più in una salata sanzione, ma potrebbe finire diritto in galera alla stregua di un criminale che trae illecito profitto dalla pirateria organizzata.

«E' un provvedimento inaccettabile - dichiara il senatore verde Fiorello Cortiana, organizzazione della protesta di stamattina fuori da Palazzo Madama e principale avversatore di Urbani in Senato - per questo abbiamo presentato 750 emendamenti e continueremo a fare ostruzionismo fino al momento in cui non avremo la certezza che un nuovo disegno legislativo renda inefficaci le storture volute dal ministero dei Beni Culturali». Ancora più combattivo è l'europarlamentare radicale Marco Cappato, che oggi violerà il contestato decreto scaricando pubblicamente un filmato da Internet e rischiando una multa da 5 a 30 milioni di lire (o la reclusione fino a 3 anni).

Si tratta di sanzioni di gran lunga più severe di quanto previsto dalla nuova direttiva sul sistema di brevettazione europeo in discussione a Bruxelles, dove il Consiglio Competitività della Ue potrebbe approvare nuove regole per la gestione della proprietà intellettuale basate sul modello statunitense, bloccando di fatto il mercato open source in favore delle grandi major del software.

Oggi in aula si preannuncia battaglia, con ripercussioni che potrebbero investire il presidente del Consiglio, quando a metà settimana si recherà in Parlamento per riferire sulla vicenda irachena. Infatti nel caso in cui le votazioni si prolungassero, Berlusconi potrebbe essere interpellato ufficialmente anche su questa complicata vicenda relativa al rapporto tra diritto d'autore e nuove tecnologie: intorno alla quale non gravitano solo interessi per milioni di euro, ma il principio stesso di democrazia della Rete. Il Parlamento ha solo quattro giorni di tempo per trasformare il decreto in legge, pena la sua nullità.

Proprio per questo la maggioranza si presenterà in aula compatta e determinata ad approvare il decreto nella sua forma attuale, senza permettere ulteriori modifiche.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Il provvedimento punisce lo scambio di file in rete
Rivolta sul web: no alla legge Urbani
di Michela Tamburrino su La Stampa del 26/05/2004
di Anna Masera su La Stampa del 18/05/2004

News in archivio

Belgio: Google news condannato
Ribaltata la sentenza in primo grado
su APCom del 22/09/2006
Aids: Roche condivide il suo sapere con l'Africa
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
su SwissInfo del 22/09/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0