Da La Repubblica del 04/06/2004

Zhang Lun era in piazza quando l´esercito iniziò a sparare sulla folla: quel giorno, racconta, è nato il paese egoista e individualista di oggi

"Quella notte a Tienanmen vidi morire la nuova Cina"

Uno degli studenti ricorda la repressione di 15 anni fa

di Zhang Lun

Ricordo quella notte con tristezza. Ricordo che la popolazione di Pechino tentò di bloccare l´ingresso dei tank in piazza Tienanmen. L´esercito invece sparò sugli edifici, sulle case attorno. Molti morirono nelle cucine, nelle stanze colpite dalle cannonate. Per strada i cadaveri mostravano i segni dei colpi ravvicinati con cui erano stati uccisi. Quella notte cambiò la Cina e i cinesi per sempre. Perché quella notte rappresentò anche la liberazione delle coscienze.

Fino ad allora il regime ideologico fabbricato dal partito - iniziato con la rivoluzione culturale - non aveva mostrato crepe. Il percorso delle riforme avviate in sordina nel 1978 aveva dato l´illusione a tanti giovani di poter far parte del cambiamento, di poter riformare il regime dall´interno, ma non con una rivoluzione, bensì con la partecipazione diretta. Dopo l´inizio delle manifestazioni si aspettavano nuove aperture, nuove possibilità di espressione. Invece ci furono i tank, avvenne il massacro. E dopo quella notte nacque la convinzione del tradimento: si capì che tutto quello che era cambiato fino ad allora era stato annullato. Lo spirito delle persone cambiò, gli ideali morali che erano stati costruiti e rinsaldati si dispersero, l´orizzonte della rivoluzione svanì e si pensò solo al proprio interesse personale.

Quindici anni fa iniziò la fase post-Tienanmen, che dura tutt´ora e che il regime stesso continua a guidare e controllare. È la riforma economica, questo lunghissimo periodo di progresso materiale che permette al popolo - non a tutto, ma a buona parte - di migliorare le proprie condizioni materiali, ma allo stesso tempo lo distoglie dagli interessi storici o politici. È la generazione Tienanmen; i giovani, ma non solo loro, partecipano alla corsa economica, escludendo altri interessi. Ed è proprio ciò che vuole il regime: soprattutto nelle città, dove si concentrano gli sforzi del partito, la strategia dell´incentivazione materiale ha avuto e sta avendo un grande successo. Anche perché sin dal 5 maggio 1989 le risorse del regime di deformare la realtà dei fatti di piazza Tienanmen non si è mai attenuato. Nei cinquanta giorni della protesta Deng Xiaoping capì che il movimento poteva infliggere una ferita mortale al regime e comprese che le riforme non potevano che essere accelerate per salvare il partito, per garantire un futuro al capitalismo cinese.

Quell´intuizione da allora non è mai stata radicalmente mutata: fino ad ora ha funzionato, permettendo al partito di governare tutto. Ma io sono certo che un giorno questa memoria repressa e messa da parte tornerà a galla e il popolo risponderà infine alle richieste che erano state espresse sulla Tienanmen. Le questioni fondamentali poste nell´89 non sono svanite, non sono state risolte, ma sono state cristallizzate dal regime, così come tutta la società cinese, attraverso lo sviluppo economico. Non durerà all´infinito: la distanza tra le aspettative materiali e quelle ideali, morali, non si può allungare in eterno. Le differenze sociali che si amplificano sempre più finirà col formare un movimento per il cambiamento. Penso ai contadini e agli operai che perdono il lavoro, a coloro che stanno rimanendo fuori dalla corsa economica; penso ai giovani e a quegli intellettuali che hanno voglia di ricordare e non solo di libertà individuale. Senza un fondamento istituzionale a questo tumultuoso cambiamento sociale, alla trasformazione continua priva di armonia sociale, una nuova Tienanmen - che spero meno sanguinosa, meno feroce - può essere alle porte.
Annotazioni − Testimonianza raccolta da Stefano Citati

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Chi è il personaggio misterioso che impedì ai carri armati di proseguire sulla piazza di Pechino
Il ragazzo di Tienanmen che sfidò il comunismo
di John M. Glionna su Los Angeles Times del 19/06/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0