Da La Repubblica del 17/06/2004

Schwarzenegger sfida Bush sulle nuove auto ecologiche

di Federico Rampini

SAN FRANCISCO - ARNOLD Schwarzenegger contro George Bush: la California ha rotto gli indugi sul Trattato di Kyoto aderendo da sola alla battaglia contro il surriscaldamento climatico, a dispetto delle scelte fatte a Washington. Dopo un lungo braccio di ferro tra il governo federale e il più popoloso Stato degli Usa, alla fine la California ha fatto "secessione" sull´ambiente. Ha varato da sola una legislazione che impone alle case automobilistiche di ridurre del 30% le emissioni carboniche, secondo gli obiettivi del Trattato di Kyoto. È un passaggio cruciale nella lotta contro l´effetto-serra che può avere conseguenze a catena. In passato la California ha sempre avuto un ruolo di avanguardia nell´adottare normative ambientali (fin dalla marmitta catalitica) che poi hanno fatto scuola nel mondo. Già diversi Stati della East Coast hanno annunciato che adotteranno la normativa californiana anziché quella federale. La sfida all´autorità centrale è accentuata dal fatto che il governatore Schwarzenegger è repubblicano come Bush.

Ma ha tradito la sua Amministrazione pur di tener fede agli impegni presi in campagna elettorale con un´opinione pubblica californiana tradizionalmente sensibile ai temi ambientali.

La normativa varata dalla California entra in vigore nel 2006 e impone alle case automobilistiche di adeguare i nuovi modelli in cinque anni, con miglioramenti graduali nel consumo di benzina scaglionati dal 2009 al 2014, in modo da arrivare a tagliare del 30% l´emissione di gas carbonici che producono l´effetto-serra. Jason Mark, scienziato e portavoce della Union of Concerned Scientists, ha dichiarato sul San Francisco Chronicle che «questi sono i primi standard mai adottati al mondo per combattere il riscaldamento atmosferico a partire dai gas di scarico delle automobili, avranno un impatto negli Stati Uniti e nel mondo intero». Gli Stati di New York, Massachusetts, Vermont e Maine hanno già deciso che adotteranno la nuova normativa californiana; New Jersey, Connecticut e Rhode Island sono orientati nella stessa direzione. La California ha uno statuto particolare che le è riconosciuto dalla legge federale: avendo varato per prima le normative anti-inquinamento quando ancora non esisteva il Clean Air Act a livello nazionale, conserva in permanenza il diritto di legiferare normative più severe, e gli altri Stati hanno la facoltà di scegliere se adottare le regole federali o quelle californiane.

George Bush per ora non ha risposto alla sfida di Schwarzenegger, anche se il suo orientamento è noto: l´Amministrazione repubblicana non solo ha rifiutato di ratificare il Trattato di Kyoto, ma in tre anni di «contro-riforme» ha fatto tutto il possibile per smantellare le normative ambientali e interpretare in maniera lassista le regole che non ha potuto cambiare. Chi ha già reagito alla svolta californiana sono i grandi gruppi automobilistici di Detroit. La loro associazione, Alliance of Automobile Manufacturers, ha annunciato che farà ricorso per sconfiggere Schwarzenegger davanti alla giustizia. L´argomento degli industriali: la California invade una prerogativa federale quale la fissazione di standard per i prodotti industriali; di questo passo - sostiene l´industria - gli Stati Uniti cessano di essere un mercato unico. Ma il legislatore californiano si è premunito contro questa accusa. Le nuove norme non vengono presentate come regole sulla produzione di automobili (che solo Washington può fissare), bensì come limiti all´inquinamento atmosferico per tutelare la salute dei cittadini: un campo dove il federalismo americano riserva ampi poteri d´intervento ai singoli Stati. La legge californiana è accompagnata infatti da un´ampia mole di documentazione sui possibili effetti del surriscaldamento atmosferico nonché sulle conseguenze del buco dell´ozono sulla salute umana.

L´industria dell´auto accusa anche la California di provocare un aggravio di costi che si scaricherà sul consumatore attraverso l´aumento dei prezzi delle auto. Ma l´ente statale che ha definito le nuove regole risponde con i suoi calcoli: per progettare e produrre su larga scala auto che consumino meno benzina, il costo tra il 2009 e il 2011 sarà di 241 dollari per automobile, 326 dollari per fuoristrada; dal 2012 al 2014 quando andranno a regime gli standard più severi il costo addizionale raggiungerà 539 dollari per ogni auto e 851 per i fuoristrada. Sono costi - sostiene il legislatore californiano - che l´automobilista potrà recuperare attraverso il ridotto consumo di benzina. L´allarme dell´industria automobilistica è legato al fatto che il mercato californiano è troppo grande per poterlo abbandonare, né sarebbe economico produrre modelli differenziati, quindi la riforma Schwarzenegger costringerebbe a produrre motori meno inquinanti per il mondo intero. Sulle tecnologie «verdi» al momento le case americane sono in netto ritardo rispetto alla concorrenza giapponese, pioniera nell´introdurre i motori ibridi che combinano batterie elettriche e benzina.

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