Da La Repubblica del 19/10/2004

Sicurezza, sui passaporti anche l´impronta del viso

G5, ministri dell´Interno divisi sui campi di accoglienza in Africa

Più poteri a Europol Saranno espulse le persone sospettate di terrorismo
Accordo per creare sportelli europei nelle aree di crisi per chi vuole immigrare

di Claudia Fusani

FIRENZE - D´accordo su tutto per combattere il terrorismo. Divisi sui modi per combattere l´immigrazione clandestina: no ai campi di accoglienza per i clandestini nei paesi del Nord Africa e sì con distinguo su «sportelli europei nelle aree di crisi», i paesi di origine e di transito dei flussi migratori, che potranno raccogliere e gestire le domande di chi vuole venire in Europa per lavorare o per chiedere l´asilo politico. La Ue non diventerà una fortezza ma «uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza» dove i cittadini comunitari saranno dotati di passaporti elettronici con i dati biometrici: le impronte facciali e le impronte digitali. Certezza sull´identità dei cittadini e il muro contro la falsificazione dei documenti sono strumenti fondamentali nella lotta al terrorismo.

Il club dei G5, la riunione informale dei ministri dell´Interno di Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra, ha chiuso ieri la due giorni organizzata dal ministro dell´Interno Giuseppe Pisanu a Villa Cora, dimora ottocentesca sui colli fiorentini. Il risultato è un programma «denso e assai significativo» che finirà pari pari nell´agenda di Bruxelles. Pisanu, con la delegazione composta dal capo della polizia prefetto Gianni De Gennaro e dal direttore del Dipartimento dell´Immigrazione prefetto Alessandro Pansa, mette a segno un importante risultato politico: ha convinto l´Europa che l´immigrazione clandestina è «un´emergenza che va affrontata a livello comunitario e gestita sostenendo piani di sviluppo nei paesi che originano i flussi migratori». In Africa, prima di tutto.

Espulsione di persone sospettate di terrorismo - E´ la novità assoluta tra le misure antiterrorismo. I ministri del G5 e i rispettivi capi delle polizie hanno appurato che «esistono già tra i paesi legislazioni e prassi nazionali analoghe che consentono le espulsioni di sospetti». Tra non molto, ha aggiunto Pisanu, «ci potrà essere una direttiva europea con i principi generali comuni e condivisi per decidere le espulsioni».

Più poteri ad Europol e via libera al "Comitato per la sicurezza Interna" - I Cinque sembrano aver superato le antiche chiusure quando si tratta di condividere a livello europeo informazioni di intelligence e notizie di indagini. L´agenzia della polizia europea, si legge nel documento sottoscritto dal francese Dominique de VIllepin, dall´inglese David Blunkett, dal tedesco Otto Schilly, dallo spagnolo Josè Antonio Alonso e da Pisanu «deve avere un ruolo centrale nella lotta al terrorismo» e ad Europol «devono far capo tutte le informazioni operative». Tra i candidati per la direzione dell´agenzia, la nomina tra pochi mesi, ci sono nomi di grande peso. Lo spagnolo Alonso ha insistito sulla nascita del Comitato per la sicurezza interna: «La Ue deve sapere dove vengono prese le decisioni sulla sicurezza».

Passaporti con i dati biometrici - Al macero i vecchi passaporti con foto tessera: entro la fine del 2005 i cittadini europei avranno documenti di identità dotati di un microchip che conterrà una foto digitale ad alta risoluzione del titolare e la scansione delle impronte digitali. La cosiddetta impronta facciale (sul passaporto ci sarà oltre al chip un algoritmo che sviluppato in un monitor produrrà il volto) è stata decisa a Bruxelles nel marzo scorso. Il G5 fiorentino ha accelerato la decisione di inserire anche le impronte digitali. Il passaporto elettronico uniformerà la Ue agli Stati Uniti. I cosiddetti "paesi terzi" che hanno bisogno di visto per venire in Europa sono già obbligati a dare le impronte digitali. Bruxelles deve decidere molto in fretta il dà farsi per i paesi che non hanno bisogno di visto per venire in Europa.

Immigrazione clandestina - I Cinque sono tutti d´accordo che «l´immigrazione illegale deve essere affrontata nei paesi di origine e di transito dei flussi». Il problema è come. Il piano di aiuti economici è un punto chiave: il G5 ha già individuato anche dove prendere i fondi (programma Aeneas). Restano le divisioni sul resto, soprattutto sui "campi". Italia e Germania insistono su «strutture di accoglienza ai fini dell´assistenza umanitaria» e sugli «sportelli» per chi vuole venire in Europa a lavorare o richiede l´asilo politico. Se il paese di origine o di transito «lo richiede» precisa Pisanu. La Spagna non ci sta: «Per motivi di sicurezza, efficacia e di rispetto dei diritti umani» taglia corto Alonso. La Francia accetta solo se vengono coinvolte associazioni umanitarie e Nazioni Unite. Troppe divisioni. La questione è rinviata.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

El fenómeno de la inmigración
Canarias registra la llegada de 1.433 inmigrantes durante el fin de semana
Tenerife recibe 15 de los 29 cayucos que arribaron al archipiélago desde el jueves con 2.436 'sin papeles'
di José Naranjo su El Pais del 04/09/2006
Immigrazione i tragici racconti dei clandestini approdati a Lampedusa, mentre esplode la polemica tra maggioranza e opposizione sul futuro della «Bossi-Fini»
«La mia piccola morta di freddo sul barcone»
Mary aveva un anno, il cadavere gettato in mare
di Francesca Paci su La Stampa del 26/08/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0