Da Corriere della Sera del 24/10/2004

Francia e Italia insieme per il pattugliamento del Mediterraneo

Ai transalpini 17 imbarcazioni. Più automazione e meno marinai: solo 123 uomini di equipaggio

di Marco Nese

ROMA - Francia e Italia si sono messe insieme per realizzare quello che al momento è il più grosso programma europeo in campo militare. Costruiranno in collaborazione 27 navi da guerra. L'accordo raggiunto in precedenza dai capi della Marina italiana e quella francese sarà siglato domani dai responsabili politici.

A Parigi il ministro della Difesa Antonio Martino e la sua collega d'Oltralpe, la bionda Michèle Alliot-Marie, mettono la firma sotto un piano che prevede il varo delle prime unità nel giro di quattro anni.

L'Italia ne ha prenotate 10, le altre 17 andranno ai francesi. «Si tratta di fregate - spiega l'ammiraglio Sergio Biraghi, capo di Stato Maggiore della Marina -. Fra quattro o cinque anni dovranno sostituire le unità della classe Maestrale, ormai vicine all'epoca del pensionamento». I cantieri navali italiani (Riva Trigoso e Muggiano) e francesi (Lorient, in Bretagna) si metteranno subito all’opera. Produrranno mezzi del tutto nuovi dal punto di vista tecnico.

A bordo, molte funzioni saranno svolte da sistemi di automazione, e questo consentirà di ridurre al minimo l'equipaggio, appena 123 uomini. La spinta che farà muovere le 27 fregate proverrà da meccanismi di propulsione ideati dai tecnici italiani.

Sono previste due versioni delle navi, una multiruolo e l'altra antisommergibile, tecnicamente Asw ( antisubmarine warfare ). Le 10 destinate all'Italia saranno etichettate come classe Rinascimento. A ognuna verrà dato il nome di un eroe della Marina insignito di medaglia d’oro. Insieme rappresenteranno la fascia media della squadra navale.

Di dimensioni maggiori le quattro fregate della classe Orizzonte, due in arrivo, la Duilio e l'Andrea Doria, e due ancora in costruzione. A completare il rinnovamento della flotta, fra circa tre anni salperà la portaerei Conte di Cavour.

Navi destinate a pattugliare soprattutto il Mediterraneo. Il Mare Nostrum, che adesso avrà il cuore a Roma. Tutte le imbarcazioni che lo solcano saranno tenute sotto il controllo costante del «grande occhio» della Marina militare, un centro di sorveglianza alla periferia nord della capitale.

«Abbiamo lanciato l'idea un po' in sordina - racconta l'ammiraglio Biraghi -. Non immaginavamo di riscuotere un'accoglienza così entusiastica». L'idea è questa: ogni nave in partenza da qualsiasi porto, ogni natante che passa i Dardanelli, lo stretto di Gibilterra, il canale di Suez dev'essere subito segnalato alla centrale di Roma.

I 25 Paesi bagnati dal Mediterraneo hanno accettato in blocco la proposta italiana. Ma anche quelli affacciati sul mar Nero, come Georgia, Ucraina, vogliono contribuire a questa operazione gigantesca che mira a mettere sotto controllo l'intero traffico navale con un sistema simile al monitoraggio del traffico aereo. Gli Stati Uniti appoggiano l'iniziativa e attraverso l'ammiraglio Vern Clark si dicono pronti a dare una mano.

«Non è più possibile - dice Biraghi - lasciar transitare su questa grande autostrada d'acqua migliaia di navi senza sapere dove vanno e cosa portano. Dobbiamo avere un quadro continuamente aggiornato. Le imbarcazioni possono nascondere grandi pericoli, terrorismo, traffico di clandestini, scarichi abusivi nel mare».

Nel Mediterraneo si concentrano 80 porti di grande rilievo. Ogni giorno migliaia di mercantili e 250 petroliere attraversano il Mare nostrum. Il 20 per cento del greggio, qualcosa come 300 milioni di tonnellate all'anno, passa di qui. «Non possiamo permetterci - sottolinea Biraghi - che un'imbarcazione sconosciuta venga lanciata contro una petroliera. Mettere a rischio i rifornimenti darebbe avvio a una grave crisi».

Biraghi è un milanese arrivato al vertice della Marina dopo quattro anni passati accanto al presidente Ciampi come consigliere militare del Quirinale. Il suo cuore è sempre a Milano. La festa per i suoi 25 anni di matrimonio ha avuto come scenario il Naviglio. Martedì 26 lo attende un'altra celebrazione. Sarà all’Ambasciata degli Stati Uniti insieme con 10 piloti della Marina.

Sono i piloti degli Harrier, i caccia a decollo verticale dislocati sulla portaerei Garibaldi. Durante l'operazione Enduring Freedom volavano nei cieli dell’Afghanistan accanto ai bombardieri americani.

Il loro lavoro fu prezioso e il presidente Bush ha ritenuto che essi meritano un riconoscimento. Gli ha concesso l'Air medal, una prestigiosa decorazione istituita nel 1942 dal presidente Roosevelt. Gliela appunterà sul petto l’ambasciatore americano Mel Sembler.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Il presidente del gruppo: diventiamo leader europei nel settore. L’antagonismo con Parigi
Targato Italia il superjet tecnologico
Finmeccanica lancia l’addestratore M-346. Berlusconi: sarò il vostro commesso viaggiatore
di Giovanni Caprara su Corriere della Sera del 12/10/2004

News in archivio

La decisione della commissione Sanità della Regione
Sardegna, un'indagine sull'uranio impoverito
L'iniziativa segue le denunce presentate da sindaci e comitati spontanei sui danni alla salute di militari sardi che hanno partecipato a missioni all'estero
su La Nuova Ecologia del 14/10/2004
I familiari vogliono essere coinvolti
Istituita una commissione d'inchiesta
Al Senato un organismo per far luce sulle morti e sulle patologie di soldati. Per il presidente dell'Anavafaf, Falco Accame, il nodo da sciogliere non è medico, ma politico
su La Nuova Ecologia del 15/09/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0