Da Corriere della Sera del 30/10/2004
Copyright on line sempre più leggeri
di Franco Carlini
La bellicosa associazione delle industrie musicali americane, la Riaa, ha deciso di assegnare il download d'oro e di platino ai singoli brani musicali scaricati almeno 100 e 200 mila volte dalla rete Internet. La mossa non è in contrasto con le battaglie legali della stessa Riaa contro lo scambio illegale della musica, ma è un importante riconoscimento simbolico che quello è un mercato, in crescita e promettente. Intanto la Lexmark americana ha perso in tribunale: pretendeva che soltanto le sue cartucce di inchiostro potessero essere usate nelle stampanti da lei prodotte e aveva denunciato i produttori indipendenti di ricambi che avevano realizzato delle cartucce con un apposito chip incorporato, grazie al quale potevano essere riconosciute come valide. E anche i produttori di telecomandi per le serrande dei garage hanno riportato una loro piccola vittoria in tribunale contro le aziende costruttrici che volevano impedire loro di vendere accessori compatibili. Ognuno di questi episodi segnala che forse un'inversione di tendenza è in atto: una protezione eccessiva dei brevetti e del copyright finisce per danneggiare non solo i concorrenti, ma anche i consumatori e in ultima analisi persino i detentori del monopolio. Non per caso il governo americano ha invitato il suo Ufficio Brevetti a esaminare con più cura le domande e a rilasciarli con minore generosità. Per parte sua Hilary Rosem, che per anni ha diretto la stessa Riaa, è intervenuto sulla bibbia dell'Internet, la rivista californiana Wired: tutto sommato la proposta di un copyright più leggero e flessibile, come quello proposto dal professor Lessig di Stanford le sembra utile, in un mondo dove la tecnologia continua ad abbattere confini e a mettere in discussione modelli di business che apparivano solidi. E nel mondo del software? La pirateria è spinta, ma la strada migliore per frenarla , che sta seguendo innanzitutto Microsoft, resta quella di abbassare i prezzi in certi Paesi in via di sviluppo e incentivare i clienti a usare software legali.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Sara Arrigone su La Stampa del 18/12/2006
di Sara Arrigone su La Stampa del 15/12/2006
di Anna Masera su La Stampa del 08/11/2006
News in archivio
su Punto Informatico del 03/11/2006
su APCom del 22/09/2006
Aids: Roche condivide il suo sapere con l'Africa
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
su SwissInfo del 22/09/2006
In biblioteca
di Lawrence Lessig
Feltrinelli Editore, 2006
Feltrinelli Editore, 2006