Da Corriere della Sera del 11/11/2004
LE SOCIETA’
Lavoro, arriveranno sgravi da 1,5 miliardi
di Mario Sensini
ROMA - La manovra fiscale del prossimo anno andrà quasi interamente a beneficio delle aziende. Il piano, che deve ancora essere dettagliato, includerà la completa abolizione dell’Irap pagata dalle imprese sul costo del lavoro del personale addetto alla ricerca e un abbattimento della tassa sul costo del lavoro riferito agli altri dipendenti. Per la ricerca, intervento che riguarda essenzialmente grandi aziende in alcuni settori specifici, lo sgravio complessivo si aggira sui 300 milioni di euro. Molto più consistente, pari a circa 1,5 miliardi secondo le ultime ipotesi, il taglio dell’Irap sul resto della componente lavoro. Un’operazione, questa, che potrebbe prevedere sgravi forfettari, se non un meccanismo di franchigia, per rendere in proporzione più incisivi gli sconti per le piccole e piccolissime imprese rispetto alle grandi. La manovra sull’Irap è stata accolta come «un segnale che apprezziamo» dal presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo. Una buona parte della copertura per il taglio delle tasse alle imprese deriverà dalla trasformazione degli incentivi a fondo perduto concessi dallo Stato. È una manovra graduale, che dovrebbe garantire per il 2005 almeno un miliardo di euro. Pian piano i contributi a fondo perduto, che nei conti pubblici rappresentano una spesa, saranno sostituiti da prestiti agevolatissimi concessi dalla Cassa depositi e prestiti, fuori dalla pubblica amministrazione, e quindi dal perimetro del bilancio dello Stato. La Cdp creerà un fondo rotativo da 6 miliardi di euro, capace di attivare un volume molto maggiore di investimenti a tassi bassissimi e a lunghissimo termine.
Il pacchetto per il 2005 che sarà inserito nella Finanziaria dovrebbe comprendere anche nuovi fondi per il finanziamento delle Università e della ricerca (anche questo un aiuto indiretto al sistema delle imprese). Nei piani del governo c’è una maggior spesa di circa 600 milioni di euro. Ma occorre vedere se la ridefinizione del pacchetto operata dal vertice della maggioranza non arriverà a intaccare le risorse che il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco aveva messo in cantiere per il prossimo anno.
Il pacchetto per il 2005 che sarà inserito nella Finanziaria dovrebbe comprendere anche nuovi fondi per il finanziamento delle Università e della ricerca (anche questo un aiuto indiretto al sistema delle imprese). Nei piani del governo c’è una maggior spesa di circa 600 milioni di euro. Ma occorre vedere se la ridefinizione del pacchetto operata dal vertice della maggioranza non arriverà a intaccare le risorse che il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco aveva messo in cantiere per il prossimo anno.
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