Da La Repubblica del 18/11/2004
"Msf" scrive al Consiglio di sicurezza
Appello all´Onu "Più aiuti al Darfur la crisi peggiora"
ROMA - In Darfur le violenze sono continue e le promesse non vengono mantenute: la denuncia arriva dall´organizzazione umanitaria "Medici senza frontiere". "Msf" oggi consegnerà una lettera-appello al Consiglio di Sicurezza dellOnu, che si incontrano a Nairobi in seduta eccezionale per affrontare la questione del Darfur. È la quarta volta in oltre mezzo secolo che il Consiglio di sicurezza si riunisce fuori del Palazzo di Vetro. Dall´incontro dovrebbe uscire una risoluzione che faccia pressioni sulle parti in conflitto in Sudan perché firmino l´intesa di pace.
Nel messaggio firmato da Rowan Gillies, presidente di "Msf", si ricorda che la catastrofe della regione sudanese sta diventando sempre più grave, per gli attacchi contro i villaggi e lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone. Ci sono minacce, stupri, intimidazioni. E gli aiuti umanitari sono insufficienti. «La comunità internazionale - ricorda "Msf" - si è impegnata ad aiutare le vittime della crisi». Ma fino ad ora «nonostante le numerose promesse, nessuno ha preso misure adeguate per garantire la fine delle violenze contro i civili».
Nel messaggio firmato da Rowan Gillies, presidente di "Msf", si ricorda che la catastrofe della regione sudanese sta diventando sempre più grave, per gli attacchi contro i villaggi e lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone. Ci sono minacce, stupri, intimidazioni. E gli aiuti umanitari sono insufficienti. «La comunità internazionale - ricorda "Msf" - si è impegnata ad aiutare le vittime della crisi». Ma fino ad ora «nonostante le numerose promesse, nessuno ha preso misure adeguate per garantire la fine delle violenze contro i civili».
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