Da La Repubblica del 23/11/2004
Originale su http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/scienza_e_tecnologia/firefox/n...
Nuovo colpo al browser di casa Microsoft, in flessione da mesi. Sempre più utenti scelgono il concorrente open source Firefox
Explorer sotto il 90 per cento. E' la prima volta in sei anni
di Alessio Balbi
ROMA - Firefox segna un altro punto a suo favore nella guerra dei browser: Internet Explorer, dominatore del mercato e suo principale concorrente, è sceso per la prima volta dal 1998 sotto la soglia del 90 per cento di utenti.
Secondo la società di ricerche olandese OneStat.com, nella terza settimana di novembre Explorer è stato usato dall'88,9 per cento dei navigatori, con una flessione di 5 punti rispetto a maggio. Gli utenti che abbandonano Explorer, secondo OneStat, stanno passando quasi in blocco a Firefox, che proprio questa settimana ha festeggiato il 5 milionesimo download.
I numeri di OneStat confermano una tendenza già evidenziata nei mesi scorsi da un'altra società, la statunitense WebSideStory, secondo la quale la quota di mercato di Internet Explorer era passata in tre mesi dal 95,5 al 93,7 per cento.
Si può parlare di crisi per un prodotto che comunque continua a essere usato da oltre otto utenti su dieci? Ovviamente no. Ma la flessione di Explorer è ormai costante da alcuni mesi, e non può essere attribuita a fattori "stagionali". Microsoft, d'altronde, sa meglio di ogni altra compagnia quanto sia difficile conservare un predominio di mercato all'apparenza inattaccabile.
A metà degli anni Novanta, la società di Redmond non aveva neanche un browser. Su internet dominava Netscape Navigator, creato nel 1993 dagli universitari Marc Andressen e Eric Bina. Quando, nell'ottobre del 1997, Microsoft decise di fare sul serio rilasciando Explorer 4.0, gli sviluppatori di Netscape si sentivano talmente sicuri del fatto loro che inserirono nel navigatore una scritta: "Netscape 72, Microsoft 18", riferendosi alle quote di mercato dei due browser. Un anno più tardi, grazie a una politica aggressiva e spregiudicata, Explorer era usato dal 96 per cento dei navigatori, e Netscape era condannato a morte.
Ufficialmente, comunque, Microsoft non sembra credere che la storia possa ripetersi a parte invertite: "Credo che alla fine la maggior parte degli utenti deciderà che Explorer è la scelta migliore", dichiara Gary Schare, responsabile del product management per Windows. "Nel frattempo siamo contenti che anche Firefox faccia parte di quel grande ecosistema di prodotti disponibili su Windows".
Firefox è un software open source sviluppato dalla Mozilla Foundation, organizzazione nata da una costola di Netscape. Firefox 1.0, prima versione stabile del browser, è stata lanciata due settimane fa ed è stata scaricata finora 5,6 milioni di volte.
Secondo la società di ricerche olandese OneStat.com, nella terza settimana di novembre Explorer è stato usato dall'88,9 per cento dei navigatori, con una flessione di 5 punti rispetto a maggio. Gli utenti che abbandonano Explorer, secondo OneStat, stanno passando quasi in blocco a Firefox, che proprio questa settimana ha festeggiato il 5 milionesimo download.
I numeri di OneStat confermano una tendenza già evidenziata nei mesi scorsi da un'altra società, la statunitense WebSideStory, secondo la quale la quota di mercato di Internet Explorer era passata in tre mesi dal 95,5 al 93,7 per cento.
Si può parlare di crisi per un prodotto che comunque continua a essere usato da oltre otto utenti su dieci? Ovviamente no. Ma la flessione di Explorer è ormai costante da alcuni mesi, e non può essere attribuita a fattori "stagionali". Microsoft, d'altronde, sa meglio di ogni altra compagnia quanto sia difficile conservare un predominio di mercato all'apparenza inattaccabile.
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