Da La Repubblica del 30/12/2004

Kirpa assassinato per impedirgli di rivelare i segreti del regime: lo stesso giorno avrebbe dovuto parlare con un magistrato

Giallo di Kiev: "È omicidio"

Un killer arrivato dal lago per il ministro di Yanukovich

Continua la resa dei conti del dopo elezioni: ieri è stato trovato impiccato anche un colonnello dei servizi segreti

di Giampaolo Visetti

KIEV - Gheorghij Kirpa è stato ammazzato come un boss della mafia: punito per aver tradito il capo e per impedire che rivelasse ingombranti segreti. Il ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, uno dei miliardari post-comunisti più potenti e temuti dell´Ucraina, è stato assassinato con un colpo alla tempia esploso da un killer. Il proiettile ieri è stato trovato conficcato in una parete in legno della sauna dove lunedì è stato rinvenuto il cadavere. I rilievi hanno escluso un gesto disperato, anche se l´inchiesta ufficialmente prosegue per «suicidio indotto». In serata dalla procura generale è filtrata una prima ricostruzione del delitto di Stato a sfondo politico. A sparare a Kirpa, che alla metà degli anni Novanta era sopravvissuto a due attentati, sarebbe stato un uomo misterioso che ha raggiunto la dacia estiva, dove si trovava il ministro, attraverso un lago. La residenza governativa sotto Kiev è in realtà una tenuta-fortezza da favola. Ettari di parco e bosco, piscina e campi da tennis, due dacie invernali e due per l´estate, una villetta per ricevimenti.

Il lago lambisce la struttura adibita a sauna, di legno e con il tetto in paglia. Il killer conosceva tutto sia di Kirpa, super-protetto e difficilissimo da raggiungere, che del complesso: qualcuno l´ha guidato informandolo su tempi e spostamenti della vittima. Il ministro, a mezzogiorno, aveva telefonato alla moglie Zhanna in ufficio, chiedendole di incontrarsi a Bortnici. Era agitato. Dopo un colloquio di un´ora, alle 16.40, si è allontanato dicendo che avrebbe fatto una passeggiata e poi la sauna, fatta accendere alla governante. Ha congedato anche la guardia del corpo, ordinandole di andare a comprare un pollo per il gatto. Gli inquirenti sono convinti che volesse restare solo, per incontrare qualcuno. Forse, poco prima al telefono, aveva concordato un appuntamento. Sapeva che il tramonto dell´era Kuchma era anche il suo. Da giorni, terrorizzato, non andava in ufficio.

Il suo assassino l´ha atteso all´interno della piccola dacia per il fitness, sul fondo del parco. Kirpa è entrato e non ha potuto nemmeno spogliarsi. Per attutire lo sparo, il killer l´ha spinto dentro la sauna. La vittima, che custodiva 4 fucili e 3 pistole non denunciati, è stata trovata vestita e con addosso un pesante cappotto di pelle, stesa su una panca. Il vapore ha stravolto i suoi lineamenti e cancellato le impronte digitali. Un finto suicidio perfetto: il momento della fuga, sul lago a bordo di una piccola barca a motore per aggirare le recinzioni, è stato protetto da un inspiegabile black-out. Per una decina di minuti le telecamere a circuito chiuso non hanno potuto registrare i movimenti nella residenza. Solo un testimone, un pescatore la cui identità viene ora protetta, ha casualmente assistito alla scena.

Le indagini puntano sugli uomini più vicini a Kirpa, possibili complici. Il procuratore Sviatoslav Piskun ha chiesto alcuni giorni per confermare il quadro. Ma la prima verità sul delitto è piombata come un macigno su vecchi esponenti del regime e sull´opposizione. E a Leopoli ieri un colonnello dei servizi segreti è stato trovato impiccato. E´ la terza vittima eccellente in tre settimane: ma negli ultimi quattro anni sono ben 14 gli assassinati tra deputati, banchieri, ministri e businessman. La fine del regime annuncia altro sangue. Misure speciali sono state prese per proteggere l´ex capo dell´intelligence Satsjuk, indiziato per l´avvelenamento di Yushenko, il capo economato della presidenza Bokaj (sembra riparato già all´estero), e il potente capo dell´ammnistrazione Medvedchuk.

Ieri mattina migliaia di persone hanno reso omaggio alla salma del ministro ucciso, nella camera ardente allestita in un´ala del palazzo del governo. La folla aspettava il presidente Kuchma e il premier sconfitto Yanukovich, passati da un ingresso secondario. Gelido l´incontro con la moglie e i due figli della vittima.

L´omicidio spacca infatti i clan del potere. Kirpa è stato eliminato per i miliardi sottratti al bilancio e dirottati sulla campagna elettorale di Yanukovich, per la gestione dei treni fantasma utilizzati nelle falsificazioni del voto, per il tradimento del premier prima dell´ultimo ballottaggio, per il mare di soldi intascato tra appalti e privatizzazioni. E´ stato però messo a tacere in particolare per impedire che rivelasse il suo segreto: il meccanismo con cui il sistema elettronico che gestiva il conteggio dei voti, il 21 novembre, era stato manomesso per sconfiggere Yushenko. Come ministro delle Telecomunicazioni, aveva organizzato l´imbroglio: per cercare di salvarsi, lunedì aveva preso appuntamento con un magistrato. Non è arrivato in tempo.

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