Da Corriere della Sera del 12/01/2005

I contenuti del Libro sulla migrazione economica. «Entro il 2030 ci sarà bisogno di 20 milioni di extracomunitari»

Immigrati, l’Ue studia una «carta verde»

Frattini presenta le proposte per uniformare le norme europee. «Una Borsa dei lavoratori»

di Ivo Caizzi

STRASBURGO - Le principali soluzioni ipotizzate vanno da una «green card» (carta verde), assegnata agli immigrati extracomunitari un po’ come avviene negli Stati Uniti, fino a una specie di Borsa per far incontrare la domanda e l’offerta di manodopera dall’estero. Sono contenute nel Libro verde sulla «migrazione economica», presentato dal vicepresidente e commissario europeo per la Giustizia Franco Frattini, che è stato adottato a Strasburgo dalla Commissione per rilanciare il tentativo di armonizzare le regole sull’immigrazione nei 25 Paesi membri.

Questo documento punta ad aprire il dibattito su un argomento che ha generato divisioni a livello politico e nell’opinione pubblica. Scaturisce da una specifica sollecitazione avanzata dal Consiglio europeo dei governi. Cerca di arrivare a una proposta formale a cavallo dell’estate e a ottenere risultati concreti entro il 2005. Premette che la Costituzione dell’Ue mantiene ai singoli Paesi il diritto di definire le quote d’immigrazione.

Il commissario per l’Occupazione, Vladimir Spidla, ha fatto capire l’importanza economica di affrontare con efficacia questa problematica quantificando in 20 milioni di immigrati la necessità di forza lavoro nei 25 Paesi membri entro il 2030. Secondo Frattini l’Ue «deve incoraggiare la società civile a guardare all’immigrazione economica come a un’opportunità, non come a una minaccia». L’ex ministro italiano ha invitato a evitare ogni forma di «intolleranza». Ha aggiunto che la regolamentazione dei flussi di manodopera in ingresso nell’Ue può integrare efficacemente l’azione di contrasto all’immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani, che a Bruxelles intendono condurre varando l’Agenzia per il controllo delle frontiere e intervenendo direttamente nei Paesi di provenienza e di transito (principalmente in Nord Africa).

L’attuale Commissione di Bruxelles è conscia che il tentativo analogo di quella presieduta da Romano Prodi è naufragato sull’opposizione di Paesi come la Germania. E che proposte come quelle della «green card» non sono state accolte con entusiasmo in Francia. Punta comunque a coinvolgere nel dibattito tutte le parti in causa, comprese le associazioni degli imprenditori e i sindacati.

Frattini ha cercato di rassicurare sulle conseguenze dell’eventuale armonizzazione delle regole. «Non vuol dire aprire le porte indiscriminatamente alle migrazioni economiche nell’Ue e non impedisce, né limita, le competenze dei singoli Stati membri - ha spiegato il commissario per la Giustizia - ma sottolinea la necessità di un approccio europeo a questo tema senza il quale rischiamo di vedere crescere il numero di clandestini che verrebbero a situarsi ai margini delle nostre società. Non si può immaginare uno spazio comune di libertà e sicurezza dell’Ue senza procedure comuni a livello europeo che regolino l’ingresso degli immigrati economici». E’ stato precisato che, in ogni caso, gli immigrati generalmente vengono assunti per lavori che gli europei non sono più disponibili a svolgere.

Oltre alla proposta della «green card», il Libro verde apre la discussione sull’esigenza di far incontrare la domanda delle imprese (soprattutto per una manodopera «flessibile») con l’ampia offerta disponibile in molti Stati extracomunitari. Invita a valutare l’istituzione di un meccanismo simile a quello della Borsa e l’opportunità di indire aste sulla disponibilità di posti di lavoro.

Considera se favorire e finanziare direttamente nei Paesi terzi la formazione delle professionalità richieste nell’Unione europea. Cerca di conciliare la priorità da attribuire ai disoccupati comunitari con l’esigenza di non discriminare gli immigrati extracomunitari. Frattini ha ricordato esplicitamente che «lo spirito di solidarietà» deve caratterizzare l’azione dell’Europa nella gestione dei flussi migratori e che l’immigrazione clandestina va contrastata con la prevenzione e non con la repressione. «L’unica cosa che l’Unione europea non farà mai - ha dichiarato il commissario per la Giustizia - è mettere le cannoniere nel Mediterraneo».

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

El fenómeno de la inmigración
Canarias registra la llegada de 1.433 inmigrantes durante el fin de semana
Tenerife recibe 15 de los 29 cayucos que arribaron al archipiélago desde el jueves con 2.436 'sin papeles'
di José Naranjo su El Pais del 04/09/2006
Immigrazione i tragici racconti dei clandestini approdati a Lampedusa, mentre esplode la polemica tra maggioranza e opposizione sul futuro della «Bossi-Fini»
«La mia piccola morta di freddo sul barcone»
Mary aveva un anno, il cadavere gettato in mare
di Francesca Paci su La Stampa del 26/08/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0