Da Corriere della Sera del 11/05/2005

Dpef, l’anticipo del Tesoro per convincere l’Europa

di Mario Sensini

ROMA - Maria Teresa Armosino, sottosegretario di Forza Italia al ministero dell’Economia, è convinta si tratti «solo di tattica». Certo è, però, che i ritardi e le incertezze che ancora circondano la trattativa per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, comincia a creare qualche nervosismo dentro Forza Italia, e soprattutto a Palazzo Chigi. «Ci sono state osservazioni da parte del Tesoro, ma la soluzione della vicenda sarà politica» assicurano i collaboratori del premier, che aveva preso un «impegno personale» per la chiusura rapidissima dei contratti. Va bene la tattica, ma l’impasse in cui sembra caduto il negoziato sui contratti, insieme ad altre questioni non marginali da risolvere, come le deleghe a vice ministri e sottosegretari, rischia di rallentare tutti i programmi del nuovo governo in campo economico. A cominciare dalla presentazione del nuovo Documento di Programmazione economica, che nelle intenzioni doveva essere pronto entro il 6 giugno. In tempo per essere portato dal ministro dell’Economia a Bruxelles, dove quel giorno il consiglio Ecofin discuterà una più che probabile richiesta della Commissione Ue di avviare una procedura contro l’Italia per deficit eccessivo.

Sempre nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere un documento di poche pagine ma denso di contenuti: non solo l’obiettivo di deficit per il 2006, ma anche le misure, definite e quantificate, per raggiungere quell’obiettivo, da articolare poi nella Legge Finanziaria di settembre. Con il Dpef pronto, cioè con un impegno politico messo nero su bianco, come del resto fece Berlusconi nel luglio 2004 affrontando l’Ecofin con l’interim del deposto Tremonti, sarebbe certamente più facile placare i timori del commissario agli Affari Monetari, Joaquim Almunia.

«L’idea di fondo resta quella», assicura Luigi Casero, responsabile economico di Forza Italia. Ma «il governo deve muoversi, non perdere altro tempo». In Forza Italia si sono convinti che il costo del nuovo contratto degli statali non valga il rischio politico di rimanere di nuovo in mezzo al guado. In fin dei conti, arrivare ai cento euro di aumento lordo che potrebbero sbloccare il negoziato, peserebbe «solo» tra i 3 e i 400 milioni di euro sui conti di quest’anno. Che a prescindere dai contratti, anche se nessuno si sogna di parlarne apertamente, dovranno essere molto probabilmente corretti in corso d’anno. Magari, sussurra già qualcuno, approfittando della manovra sull’Irap, che il governo vuole impostare con buon anticipo rispetto alla Finanziaria.

Sulla strada del Dpef, oltre ai contratti, restano però altri problemi. Uno pratico e all’apparenza marginale, ovvero le deleghe ai quattro sottosegretari e ai due viceministri dell’Economia, che oggi non sanno ancora dove mettere le mani. E un altro ben più consistente e preoccupante, la crescita dell’economia che non sembra ripartire con il passo giusto. Domani l’Istat diffonderà i dati sulla crescita del pil nel primo trimestre. Secondo gli analisti sarà un più 0,2%, in ripresa dopo la debacle di fine 2004, ma ancora debole. Tanto che il tasso annuo scivolerebbe dallo 0,8 allo 0,5%. Lontano dall’1,2% previsto dal governo.

Sullo stesso argomento

 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0