Da Corriere della Sera del 27/10/2005

Il presidente pensa a come sostituire Karl Rove

Ciagate, sono già pronte le incriminazioni eccellenti

Lo scandalo penalizza il leader: solo il 10% degli americani lo ritiene innocente

di Ennio Caretto

WASHINGTON - E' iniziato il conto alla rovescia del Ciagate, lo scandalo in cui si sospetta sia coinvolta la Casa Bianca, che avrebbe svelato per interessi politici l’identità di Valerie Plame, una 007 della Cia sotto copertura. Stando al sito Internet Row Story, il procuratore Patrick Fizgerald ha ieri chiesto al Gran Giurì di incriminare Karl Rove, il consigliere del presidente Bush, e Lewis Libby, quello del vicepresidente Cheney. Secondo Robert Barre, un ex deputato repubblicano che inquisì il presidente Clinton nel Sexgate (lo scandalo della stagista Lewinsky) Fitzgerald incriminerebbe anche l'ex direttore della Cia George Tenet. L'inchiesta potrebbe coinvolgere Cheney, che apprese della Plame da Tenet e fu il primo a parlarne ai funzionari della Casa Bianca.

L'unico segno che le incriminazioni sarebbero imminenti lo ha fornito il presidente Bush, che avrebbe già preparato la risposta. Se incriminati, Rove, Libby o altri - le gole profonde dello scandalo - dovrebbero dimettersi e il presidente procedere al rimpasto dell’Amministrazione. Ma ieri, in un discorso sull'economia, Bush ha ignorato il Ciagate, un silenzio ribattezzato dalla tv Cnn «economia di parole». E dall’incontro di tre ore tra Fitzgerald e il Gran Giurì, composto in maggioranza da afroamericani, per lo più ostili a Bush, non è emerso nulla. Se Fitzgerald non avesse completato il suo lavoro, il tribunale potrebbe estendere il suo mandato in scadenza domani. Che Fitzgerald, considerato un mastino dai suoi pari, stia tirando le somme lo ha confermato l'Fbi che ha interrogato i vicini di casa di Valerie Plame per appurare se la sua attività di spia fosse nota nel 2003, quando scoppiò lo scandalo: «La risposta è no» ha riferito uno di loro. La Casa Bianca è sospettata di avere svelato ai media il nome della Plame, contraria alla guerra in Iraq, per vendicarsi del marito, l'ex ambasciatore Joseph Wilson, che su mandato della Cia aveva svolto un’indagine nel Niger e smentito che Saddam vi avesse cercato armi di sterminio.

Bush ieri ha voluto che Rove e Libby partecipassero alla riunione di gabinetto come di consueto. Ma dai sondaggi il Ciagate potrebbe danneggiare gravemente il presidente. Secondo la Gallup, il 39% degli americani sospetta la Casa Bianca di illegalità, il 39% di immoralità e soltanto il 10% la ritiene innocente. E, se le elezioni si svolgessero oggi, solo il 39% voterebbe per Bush, il 55% per il candidato democratico.

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