Da La Repubblica del 01/11/2005
Originale su http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/esteri/zanzib/zanzib/zanzib.html

Nell'isola al largo della Tanzania il Cuf sfida il governo. Abbiamo la maggioranza nonostante i brogli e le intimidazioni"

Caos a Zanzibar dopo le presidenziali. L'opposizione reclama la vittoria

Scontri nelle strade di Stone Town, si temono vittime come nel 2000

di AA.VV.

STONE TOWN - Nelle strade di Stone Town, la capitale dell'isola di Zanzibar, la tensione è fortissima. Oggi il principale partito di opposizione dell'isola al largo delle coste della Tanzania (della quale fa parte con un governo autonomo) ha affermato di aver vinto le elezioni presidenziali, nonostante i brogli del partito al governo. Da giorni è scoppiata la protesta e i sostenitori dell'opposizione si sono già scontrati con le forze di sicurezza.

Ibrahim Lipumba, presidente del Cuf, il Civic United Front, partito all'opposizione, non ha usato mezze misure: "Nonostante i massicci tentativi di brogli e intimidazioni i nostri dati indicano che il nostro candidato ha vinto con un piccolo margine". Le cifre del Cuf, viste anche da diplomatici stranieri ed osservatori esteri mostrano che Seif Sharif Hamad, candidato dell'opposizione per la presidenza dell'isola, ha ottenuto il 50,63 %, mentre il candidato dle partito al potere il 49,37 %.

Fino ad ora la commissione elettorale non ha emesso alcuna anticipazione sui risultati, che annuncerà in via definitiva domani. Il governo ha ribattuto alle accuse sostenendo che l'opposizione sta deliberatamente provocando il caos e incita i suoi sostenitori a reclamare "illegalmente" la vittoria. Alcuni cirrispondenti stranieri hanno riferito che nelle strade di Stone Town la polizia ha caricato e picchiato, usando fumogeni, gruppi di giovani sostenitori del Cuf, radunati all'esterno delle sedi di partito. I giovani avrebbero risposto alle cariche lanciando sassi e incendiando pneumatici e legno. La Crocer Rossa riferisce che almeno 30 persone sono state ricoverate negli ospedali, molte persone sono rimaste feriti e giacciono per strada, apparentemente privi di conoscenza.

A Zanzibar dal 1994 (quando l'isola si è unita amministrativamente alla terraferma, allora chiamata Tanganyka) è al potere il partito "Chama Cha Mapinduzi", Ccm , partito della rivoluzione e questa stabilità ha contribuito a far crescere la reputazione della Tanzania come uno dei paesi più stabili dell'Africa Sud Occidentale. Il Ccm, che si ispira a radici socialiste, andò al potere rovesciando l'amministrazione araba e solo nel 1992 permise un sistema multipartitico. Oggi sostiene che la rivolta dell'opposizione è fomentata da governi stranieri. Non è la prima volta che le elezioni a Zanzibar sono seguite da incidenti e scontri: nel 2000 le violenze causarono 35 morti.

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