Da La Repubblica del 01/11/2005
Germania, crisi nell'Spd
Il successore di Schroeder: "Non entro nel governo"
di Andrea Tarquini
BERLINO - La rivolta dell'ala sinistra antiriformatrice fa esplodere la crisi al vertice della socialdemocrazia tedesca, e minaccia di travolgere la Grande coalizione con la Cdu-Csu di Angela Merkel. Sfidato da una donna di 35 anni, Andrea Nahles, leader delle correnti massimaliste, l'erede di Gerhard Schroeder, il vicecancelliere designato e leader riformista Franz Muentefering, si è dimesso da presidente del partito. E non esclude di ritirare la sua disponibilità a partecipare al governo.
Allarmata la reazione del numero due del centrodestra, il governatore bavarese Edmund Stoiber: «Se Muentefering non farà parte dell'esecutivo, neanche io sarò ministro», ha detto. Ammonendo: «Senza Muentefering sarà un'altra Spd, completamente diversa, spostata a sinistra». Un mese e mezzo dopo le elezioni anticipate, la Germania rischia dunque una crisi al buio, aperta a ogni sbocco. Anche a nuove consultazioni politiche, che sarebbero letali per i due grandi partiti di massa. E torna di fatto nel gioco politico un'ipotesi alternativa alla Grosse Koalition: un'intesa solo a sinistra, tra Spd, Verdi e "Linke", il partito dei neocomunisti dell'Est e di Oskar Lafontaine.
Lo scontro ieri ha avuto per teatro la direzione Spd, chiamata a eleggere il nuovo segretario generale (la seconda carica del partito) dopo le dimissioni di Klaus-Uwe Benneter. Muentefering aveva cercato di imporre a ogni costo il suo candidato, il riformista Kajo Wasserhoevel. Era deciso a far passare la sua linea di «schroederismo senza Schroeder»: una sinistra riformatrice, pronta a compromessi con i democristiani pur di assicurare la governabilità e il rilancio del paese. Gli è andata male: Frau Nahles ha vinto con 23 voti contro i 14 di Wasserhoevel.
«In queste condizioni non posso restare presidente, e non mi candido alla mia successione», ha detto Muentefering. Resta aperta la questione se egli sia ancora a disposizione come vicecancelliere in una coalizione guidata da Angela Merkel. Il congresso Spd, che si terrà a Karlsruhe dal 14 al 16 novembre, si annuncia difficile. Il più antico partito della sinistra europea torna spaccato tra le sue due anime, quella di lotta e quella di governo.
La guerra per la successione a Muentefering è ora aperta. Solo un giovane leader, il governatore del Brandeburgo Matthias Platzeck, vicinissimo a Schroeder e al presidente uscente, fa sperare i riformisti contro l'offensiva dei duri. «Non mi tiro mai indietro davanti alle responsabilità», ha detto il popolare premier del Land orientale, la vecchia Prussia. La crisi nella sinistra è scoppiata proprio poche ore prima di un'importante seduta del negoziato con la Cdu-Csu, dedicata a tagli al welfare e a bilancio, politica fiscale, finanze e rilancio economico.
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