Da Punto Informatico del 27/02/2004
Originale su http://punto-informatico.it/p.asp?i=47155
Il GPS europeo è più vicino
Parrebbe che le questioni indigeribili per gli americani siano pressoché risolte. Questo potrebbe significare che Galileo, la via europea al GPS, nel 2008 vedrà finalmente le stelle
Roma - Servirà agli europei il progettone Galileo? Nelle ultime ore sembra assai probabile che i satelliti europei per la localizzazione potranno effettivamente diventare operativi nel 2008 con una spesa di 3,6 miliardi di euro.
Già, perché stando a quanto dichiarato da funzionari dell'Unione Europea e dalle loro controparti americane, la querelle UE-USA sul funzionamento e il senso stesso di Galileo si è esaurita, risolvendosi in un accordo che a questo punto sembra a portata di mano, con questioni "legali" e "procedurali" che rimangono da definire ma che, a quanto pare, saranno risolte presto senza ulteriori problemi.
Come si ricorderà Galileo non ha avuto vita facile fin dalla presentazione del progetto che molti rappresentanti europei non appoggiavano a causa dei fortissmi costi e dell'esistenza di una tecnologia che, sebbene americana, funziona a dovere, come il GPS. Proprio le perplessità provenute da oltre Atlantico, però, sembrano aver contribuito a rompere gli indugi, consentendo di trovare una unità di intenti nell'idea di contrastare il "monopolio" americano per i sistemi satellitari di localizzazione.
Stando alle dichiarazioni delle ultime ore, le autorità europee e quelle americane hanno trovato una intesa su questioni ritenute essenziali come la interoperabilità tra i due ambienti e, soprattutto, sulla gestione dei due sistemi ai fini della sicurezza nazionale.
I sistemi di localizzazione satellitare, infatti, sono considerati decisivi non certo solo in ambito civile e commerciale ma anche in ambito militare.
Già, perché stando a quanto dichiarato da funzionari dell'Unione Europea e dalle loro controparti americane, la querelle UE-USA sul funzionamento e il senso stesso di Galileo si è esaurita, risolvendosi in un accordo che a questo punto sembra a portata di mano, con questioni "legali" e "procedurali" che rimangono da definire ma che, a quanto pare, saranno risolte presto senza ulteriori problemi.
Come si ricorderà Galileo non ha avuto vita facile fin dalla presentazione del progetto che molti rappresentanti europei non appoggiavano a causa dei fortissmi costi e dell'esistenza di una tecnologia che, sebbene americana, funziona a dovere, come il GPS. Proprio le perplessità provenute da oltre Atlantico, però, sembrano aver contribuito a rompere gli indugi, consentendo di trovare una unità di intenti nell'idea di contrastare il "monopolio" americano per i sistemi satellitari di localizzazione.
Stando alle dichiarazioni delle ultime ore, le autorità europee e quelle americane hanno trovato una intesa su questioni ritenute essenziali come la interoperabilità tra i due ambienti e, soprattutto, sulla gestione dei due sistemi ai fini della sicurezza nazionale.
I sistemi di localizzazione satellitare, infatti, sono considerati decisivi non certo solo in ambito civile e commerciale ma anche in ambito militare.
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