Da La Repubblica del 18/11/2005
"Falluja, l'Italia non sapeva"
Il governo sul fosforo: immagini raccapriccianti, inchiesta doverosa
Ma la versione ufficiale non soddisfa l'opposizione. Anche l'Onu appoggia l'indagine della commissione irachena. I risultati di una ricerca commissionata dalla "Coalizione dei volenterosi" tracciano un bilancio nero
di Giampaolo Cadalanu
ROMA - Di fosforo il governo italiano non sa nulla. Se in Iraq gli americani hanno usato armi vietate, non è noto. Ma le immagini delle vittime di Falluja sono «raccapriccianti»: ed è «doverosa la ricerca della verità». Secondo il sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli, se il governo è all'oscuro, i motivi sono semplici: «è necessario considerare che gli episodi sarebbero avvenuti a Falluja, città distante centinaia di chilometri dall'area di responsabilità del contingente italiano e a questo non accessibile». Berselli rispondeva alle interrogazioni urgenti della Camera, provocate dall'inchiesta di RaiNews 24, che punta il dito sulle Forze armate americane per l'uso di armi non convenzionali durante il bombardamento della città "irriducibile" fra l'8 e il 20 novembre 2004. Sulla vicenda ha espresso preoccupazione anche l'Onu, che "appoggia" l'inchiesta del governo iracheno.
«Il governo italiano non ha ricevuto notizie dal Comando alleato, né da altri. E non ha avuto riscontri diretti», ha detto Berselli. Per quanto invece riguarda i soldati italiani, il sottosegretario ha voluto rassicurare i deputati: «Il contingente nazionale in Iraq non è in possesso di munizionamento al fosforo tale da produrre inquinamento e conseguenze sulle persone». Il fosforo bianco «non è il napalm» e non è vietato dalla convenzione di Parigi del 1993 contro le armi chimiche, sostiene Berselli. E' quindi «sbagliato» pensare che gli Usa lo abbiano usato al di fuori delle circostanze in cui è permesso: per illuminare o creare cortine fumogene. «Dare giudizi» sull'uso fatto dagli americani «non ci compete», ha sottolineato il sottosegretario, «titolati a rispondere sono gli americani». La presenza italiana è «una presenza pacificatrice» di cui «siamo orgogliosi». Berselli ha difeso Antonio Martino, criticato per la sua assenza: secondo Berselli «non si è mai sottratto al confronto democratico» col Parlamento.
Accoglienza fredda fra i banchi dell'opposizione: il sottosegretario, dice il verde Alfonso Pecoraro Scanio, «è stato più reticente del Pentagono». Gigi Malabarba di Rifondazione attacca Martino, che «non sa mai nulla». Durissimo Luciano Violante: «Non ci stupisce che il governo non ha ricevuto notizie. Dalla vicenda Calipari abbiamo capito chiaramente che l'amministrazione Usa non ha in nessuna considerazione il governo italiano per quanto riguarda l'Iraq». Ma il Pentagono ha ammesso che il fosforo è stata usato: «dispiace che Berselli non lo abbia ricordato. Quest'arma è vietata e pericolosa. Gli Usa non hanno sottoscritto il terzo Protocollo di Ginevra e sono esenti da sanzioni. Ma l'arma continua ad essere illegale».
«Il governo italiano non ha ricevuto notizie dal Comando alleato, né da altri. E non ha avuto riscontri diretti», ha detto Berselli. Per quanto invece riguarda i soldati italiani, il sottosegretario ha voluto rassicurare i deputati: «Il contingente nazionale in Iraq non è in possesso di munizionamento al fosforo tale da produrre inquinamento e conseguenze sulle persone». Il fosforo bianco «non è il napalm» e non è vietato dalla convenzione di Parigi del 1993 contro le armi chimiche, sostiene Berselli. E' quindi «sbagliato» pensare che gli Usa lo abbiano usato al di fuori delle circostanze in cui è permesso: per illuminare o creare cortine fumogene. «Dare giudizi» sull'uso fatto dagli americani «non ci compete», ha sottolineato il sottosegretario, «titolati a rispondere sono gli americani». La presenza italiana è «una presenza pacificatrice» di cui «siamo orgogliosi». Berselli ha difeso Antonio Martino, criticato per la sua assenza: secondo Berselli «non si è mai sottratto al confronto democratico» col Parlamento.
Accoglienza fredda fra i banchi dell'opposizione: il sottosegretario, dice il verde Alfonso Pecoraro Scanio, «è stato più reticente del Pentagono». Gigi Malabarba di Rifondazione attacca Martino, che «non sa mai nulla». Durissimo Luciano Violante: «Non ci stupisce che il governo non ha ricevuto notizie. Dalla vicenda Calipari abbiamo capito chiaramente che l'amministrazione Usa non ha in nessuna considerazione il governo italiano per quanto riguarda l'Iraq». Ma il Pentagono ha ammesso che il fosforo è stata usato: «dispiace che Berselli non lo abbia ricordato. Quest'arma è vietata e pericolosa. Gli Usa non hanno sottoscritto il terzo Protocollo di Ginevra e sono esenti da sanzioni. Ma l'arma continua ad essere illegale».
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