Da La Nuova Ecologia del 10/01/2006
Originale su http://www.lanuovaecologia.it/energia/politiche/5225.php
Gazprom, l’Ue scopre le biomasse
L’Austria apre il semestre di presidenza annunciando il proprio interesse per le biomasse. Il ministro dell’agricoltura, Proll: «Ridurre la dipendenza energetica». Bocciato il nucleare
Primo passo concreto dell'Ue, dopo la crisi sul gas Russia-Ucraina: la presidenza austriaca di turno dell'Unione ha annunciato che nel semestre iniziato qualche giorno fa intende discutere a fondo sulle opportunità derivanti dalle biomasse.
«Dobbiamo attivarci per ridurre la dipendenza dell'Unione europea dagli idrocarburi quale fonte per l'energia in Europa» ha affermato in un comunicato il ministro dell'agricoltura e dell'ambiente, Josef Proll. «Quale presidente di turno, ho deciso di includere il piano d'azione sulle biomasse nell'agenda del consiglio agricolo Ue in programma il 23-24 gennaio» ha sottolineato il ministro precisando che nei prossimi quattro anni l'Europa potrebbe più che raddoppiare l'uso delle biomasse quali fonte d'energia.
«Attualmente le biomasse coprono circa 69 milioni di tonnellate equivalenti di energia - afferma il comunicato - Entro il 2010 questa cifra potrebbe salire fino a 189 milioni di tonnellate equivalenti». Gli effetti positivi si risentirebbero sul fronte dell'occupazione nelle aree rurali e del calo delle emissioni di C02, oltre che degli investimenti nelle tecnologie. «Le nuove centrali nucleari non sono un'alternativa – ha precisato inoltre Proll - Dobbiamo optare per un mix energetico equilibrato piuttosto che investire in mega-centrali di elettricità».
«Dobbiamo attivarci per ridurre la dipendenza dell'Unione europea dagli idrocarburi quale fonte per l'energia in Europa» ha affermato in un comunicato il ministro dell'agricoltura e dell'ambiente, Josef Proll. «Quale presidente di turno, ho deciso di includere il piano d'azione sulle biomasse nell'agenda del consiglio agricolo Ue in programma il 23-24 gennaio» ha sottolineato il ministro precisando che nei prossimi quattro anni l'Europa potrebbe più che raddoppiare l'uso delle biomasse quali fonte d'energia.
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