Da Punto Informatico del 23/01/2006
Originale su http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=57439

ll Nepal chiude le TLC

L'ultimo capriccio di re Gyanendra, monarca e dittatore dello stato himalayano: tagliare le telecomunicazioni per facilitare la repressione violenta degli oppositori, annegandola nel silenzio

di Tommaso Lombardi

Kathmandu (Nepal) - Grosso guaio a Kathmandu: il re Gyanedra, sovrano semiassoluto del piccolo stato asiatico, ha ordinato il blocco totale delle telecomunicazioni. Il regime, ormai in piena deriva totalitaria, ha considerato la mossa come strategica e necessaria: mentre le linee telefoniche fisse e mobili erano fuori uso, la polizia militare ha soffocato nel sangue una rivolta fomentata da alcuni partiti locali d'estrema sinistra.

Il numero delle vittime tra i manifestanti, la maggior parte dei quali appartiene al movimento rivoluzionario maoista nepalese, è ormai a quota 26. La polizia ha inoltre arrestato più di 200 cittadini e numerosi membri dei sette partiti nazionali, coesi ed unitamente schierati contro il tiranno Gyanedra.

Oltre al blocco delle telecomunicazioni, ripristinate a singhiozzo solo in certe aree del paese, Gyanedra ha interrotto il traffico Internet e la pubblicazione di qualsiasi forma di notiziario. Secondo i reporter della BBC, l'aria che tira nella capitale nepalese è "spettrale", simile a quella di un "villaggio abbandonato". Gli organi di stampa della Repubblica Popolare Cinese rincarano la dose: il re avrebbe imposto il coprifuoco totale, accompagnato dal silenzio telefonico, tutti i giorni dalle otto di mattina fino alle sei del pomeriggio.

L'obiettivo del monarca è di impedire il passaparola e la nascita di un movimento di liberazione: i sette partiti del parlamento nepalese, sciolto lo scorso febbraio dopo il golpe dei monarchici, stanno da tempo progettando una gigantesca manifestazione pubblica per tentare di ripristinare la democrazia.

"Il governo nepalese ha completamente perso la testa", fa sapere il segretario generale del Partito Comunista Nepalese, Madhav Kumar. Critiche pesantissime anche da parte dell'India e delle Nazioni Unite: "Il timore di una rivoluzione violenta non può giustificare rastrellamenti a tappeto tra gli appartenenti ai partiti politici regolari ", sostiene un osservatore ONU in Nepal.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

PM sending Karan to King, message clear: restore democracy
Nepal Let political parties take charge and sort out the Maoist problem, say India, US envoys

News in archivio

Le donne continuano a subire violenze e discriminazioni
Nepal: tutti gli ospedali sono pieni di feriti
I ricoverati hanno bisogno di trasfusioni di sangue, di medicine e di altri servizi
su Agenzia Fides del 21/04/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0