Da Villaggio Globale del 09/02/2006
Originale su http://www.vglobale.it/NewsRoom/index.php?News=2008

Rifkin a Bari apre la Conferenza internazionale sull'idrogeno

Puglia sito d'eccellenza per lo sviluppo delle fonti rinnovabili

«La Puglia – sostiene l'economista americano - può diventare per le energie rinnovabili l'Arabia Saudita dell'Italia. In ogni caso è necessario cambiare le nostre fonti di energia e puntare sull'idrogeno»

Sono stati, tra gli altri, il fisico americano Jeremy Rifkin, presidente della Foundation of economic trends per la prima volta a Bari, ed il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a presentare presso il palazzo della presidenza regionale, la Conferenza internazionale sull'idrogeno, in programma domani al Castello Svevo di Bari. La manifestazione, organizzata in occasione del primo anniversario del Protocollo di Kyoto, vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti in materia di fonti energetiche alternative, insieme a responsabili di Enti e Agenzie governative, oltre ad amministratori pubblici, tra cui il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

Rifkin considera la Puglia luogo «felice» per le possibilità di sviluppo sul fronte delle energie rinnovabili. «La Puglia – sostiene l'economista americano - può diventare per le energie rinnovabili l'Arabia Saudita dell'Italia. In ogni caso – continua – è necessario cambiare le nostre fonti di energia e puntare sull'idrogeno». E in Puglia, per Rifkin si può: sole, vento, residui dell'agricoltura sono risorse di cui il territorio è ricco. L'idea convince e alletta anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, tanto da annunciare oggi in un incontro con i giornalisti tenuto insieme con l' economista americano, che il piano energetico regionale in corso di elaborazione punterà a favorire le energie rinnovabili per cercare di andare «verso un progressivo abbandono della dittatura del petrolio».

Temi che saranno affrontati domani nel convegno internazionale nel capoluogo pugliese, sul tema «Idrogeno, energia per la pace». L'iniziativa, lanciata d'intesa con la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Bari, ricade a ridosso del primo anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, che Rifkin ha definito «una pietra miliare nella storia dell'umanità, perché pur con tutti i suoi limiti, esso segna il passaggio dalla geopolitica a una politica della biosfera che riguarda l' intera umanità». «La Puglia - ha sostenuto l'economista americano - dispone di risorse ambientali geoclimatiche e naturali sufficienti a generare tutta l'energia di cui essa ha bisogno e, dunque, può essere una delle prime regioni al mondo che, sull'esempio della California, realizza la “exit strategy” dal petrolio, raggiungendo la piena indipendenza energetica». L'idrogeno, secondo Rifkin, grazie semplicemente all'acqua e al calore, «può portare una rivoluzione sia sul piano della comunicazione sia sul piano dell'industria». Perché in effetti, secondo gli studi compiuti, in futuro l'energia proveniente dall'idrogeno potrà diventare interattiva con Internet per l'uso del computer». E quando ci saranno milioni di celle combustibili collegate in rete ci si potrà scambiare energia nella stessa maniera.

«Non vi è dubbio - sostiene Rifkin - che il futuro della nostra civiltà dipenderà dalla nostra capacità di abbandonare rapidamente l'era del petrolio, petrolio che crea crisi nel mondo, che crea indebitamento nei paesi poveri, che crea il surriscaldamento». E che si debba trovare una via d'uscita ne è convinto anche Vendola: «Non si tratta - ha detto - di trovare la “pozione magica” per risolvere il grande rebus energetico. Si tratta di immaginare un mondo in cui l' ipoteca energetica, dissolvendosi, libera spazi di democrazia». Il presidente della Regione Puglia si è detto «affascinato» da questo «cortocircuito che vede da un lato le teorie innovative e dall'altro un inizio di queste pratiche istituzionali».

Ecco perché la Puglia, anche in virtù della sua posizione geografica di regione proiettata verso il Mediterraneo, si candida a diventare sito di eccellenza per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per la ricerca sulla produzione dell'idrogeno. «Il tema della sperimentazione è decisivo, è un settore - ha detto Vendola - in cui l'evoluzione è così rapida e poterla introiettare costruendo nessi stabili tra innovazione e ricerca e sistema di impresa è molto utile. E anche nel piano energetico non dobbiamo soltanto fotografare: le nostre scelte sono quelle di favorire le energie rinnovabili e di andare verso il progressivo abbandono della dittatura del petrolio e anche dell'abuso generale dei combustibili fossili». «Mentre diciamo questo e diciamo che sul tema delle energie rinnovabili “facciamo di più, non guardiamo ai nostri bisogni energetici, guardiamo allo sviluppo di questo settore”, contemporaneamente - ha concluso - apriamoci senza paura al futuro: l'idrogeno verde è la parte cospicua del futuro».

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