Da Punto Informatico del 29/03/2006
Originale su http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=58577
Microsoft ricorre contro l'antitrust sudcoreano
L'azienda di Bill Gates, multata per abuso di posizione dominante, esige la revisione del caso e ricorre presso la Corte Suprema di Seoul
di Tommaso Lombardi
Seoul - I legali Microsoft esigono la revisione della condanna per abuso di posizione dominante comminatale dall'autorità antitrust sudcoreana. L'eventuale vittoria dell'azienda fondata da Bill Gates, auspicata ormai da tempo, potrebbe evitare il pagamento di una multa di 25 milioni di euro.
I portavoce del distaccamento sudcoreano della multinazionale fanno sapere che "Microsoft è ricorsa in appello presso la Corte Suprema di Seoul" per ottenere "l'annullamento delle decisioni prese dalla Commissione Sudcoreana Antitrust". Stando a quanto affermato in un comunicato ufficiale, la condizione di Microsoft in Corea del Sud è addirittura "più critica ed estrema" di quella in Europa, dove l'azienda ha subito una simile condanna.
L'antitrust sudcoreano ha infatti costretto il colosso di Redmond a creare versioni ridotte di Windows XP, prive di Media Player e Messenger, in modo da lasciare spazio ad altri competitori che sviluppano lettori multimediali e software di comunicazione personale. Microsoft, secondo le autorità sudcoreane, ha in mano il 90% del mercato, che svetta tra le 10 piazze più importanti per il business dei produttori di Windows.
La scadenza per il pagamento dell'ammenda è prevista per il prossimo 24 agosto. "Confidiamo in una vittoria basata sui fatti", riferiscono i legali di Microsoft. Qualora non riuscisse nell'inteno, alcuni esperti temono che Microsoft possa decidere di condizionare il mercato interno dell'hardware e del software ritardando l'uscita di una versione localizzata del prossimo Windows, Vista.
Kang Lok-hee, analista di Daishin Securities, è del parere opposto: "Comunque vada a finire questo ricorso in appello, Microsoft non può abbandonare la Corea del Sud, perché si tratta di un mercato troppo importante".
I portavoce del distaccamento sudcoreano della multinazionale fanno sapere che "Microsoft è ricorsa in appello presso la Corte Suprema di Seoul" per ottenere "l'annullamento delle decisioni prese dalla Commissione Sudcoreana Antitrust". Stando a quanto affermato in un comunicato ufficiale, la condizione di Microsoft in Corea del Sud è addirittura "più critica ed estrema" di quella in Europa, dove l'azienda ha subito una simile condanna.
L'antitrust sudcoreano ha infatti costretto il colosso di Redmond a creare versioni ridotte di Windows XP, prive di Media Player e Messenger, in modo da lasciare spazio ad altri competitori che sviluppano lettori multimediali e software di comunicazione personale. Microsoft, secondo le autorità sudcoreane, ha in mano il 90% del mercato, che svetta tra le 10 piazze più importanti per il business dei produttori di Windows.
La scadenza per il pagamento dell'ammenda è prevista per il prossimo 24 agosto. "Confidiamo in una vittoria basata sui fatti", riferiscono i legali di Microsoft. Qualora non riuscisse nell'inteno, alcuni esperti temono che Microsoft possa decidere di condizionare il mercato interno dell'hardware e del software ritardando l'uscita di una versione localizzata del prossimo Windows, Vista.
Kang Lok-hee, analista di Daishin Securities, è del parere opposto: "Comunque vada a finire questo ricorso in appello, Microsoft non può abbandonare la Corea del Sud, perché si tratta di un mercato troppo importante".
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