Da Peace Reporter del 07/06/2006
Originale su http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=5517
Schiavi, ma non per molto
Primi, timidi passi per combattere la schiavitù in Mauritania
di Matteo Fagotto

SCHIAVITÙ. In Mauritania, la schiavitù è un fenomeno antichissimo, che colpisce principalmente le comunità nere. Né il regime coloniale francese, né l’indipendenza ottenuta nel 1960 hanno cambiato nulla: nonostante due condanne ufficiali del governo (una all’indomani dell’indipendenza e una nel 1980), la schiavitù è rimasta per decenni un tabù. I vari governi che si sono succeduti hanno sempre preferito non trattare la questione, anche perché rimaneva più conveniente appoggiarsi ai tradizionali capi delle comunità nomadi, senza sconvolgere equilibri che avrebbero potuto avere effetti negativi a livello di stabilità interna. Morale della favola, gli schiavi sono rimasti tali. Per loro, l’unica possibilità di una vita migliore rimane la fuga dai loro padroni. Ma nonostante una maggiore sensibilizzazione al problema, chi scappa non riceve assistenza dalle autorità.

ECONOMIA IN CRISI. Lo sviluppo economico può in effetti avere effetti positivi sul problema: già l’ammassarsi degli schiavi fuggitivi, attirati da maggiori prospettive economiche, alle periferie della capitale Nouackhott, migliora paradossalmente le loro condizioni perché permette loro di staccarsi dall’ambiente in cui vivono. “Arriverà però il momento in cui a queste persone bisognerà garantire un futuro” obietta Haidalla. “Non è possibile chiudere gli occhi davanti a un dramma che è sì sociale, ma anche economico”. Le prospettive non sono rosee: lo sfruttamento petrolifero, avviato a inizio anno nel giacimento di Chinguetti, a 65 km dalle coste della capitale, dovrebbe durare non più di otto anni. E lo stesso presidente Vall ha ammonito sullo sviluppo effimero generato dal petrolio.

Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Carlo Cardia su Avvenire del 04/04/2008
su RIA Novosti del 16/09/2006
di Fabrizio Gatti su L'Espresso del 01/09/2006
News in archivio
su nuoveschiavitu.it del 31/03/2006
su nuoveschiavitu.it del 19/09/2006
su AGR del 18/09/2006