Da Corriere della Sera del 26/06/2006
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/23/turismo....

Indirizzi e siti per orientarsi

Ecologia e volontariato, l'estate responsabile

Turismo sostenibile, viaggi in bici e solidarietà: le organizzazioni non governative e i loro siti da consultare e le ambientaliste

di Mara Pace

MILANO - Vacanze alternative al posto della classica villeggiatura al mare e in montagna o dei grandi viaggi verso mete esotiche. I meno tradizionalisti in fatto di vacanze potranno scegliere quest'anno tra un'ampia gamma di possibilità: viaggi a piedi o in bicicletta, volontariato internazionale, campi di lavoro per la salvaguardia di specie protette o beni culturali. Per molte di queste vacanze è richiesto un maggiore spirito di adattamento, la voglia di mettersi in gioco, rinunciando alle proprie abitudini.


TURISMO RESPONSABILE – Chi ama viaggiare e scoprire culture lontane, ma desidera farlo nel rispetto dell’ambiente e delle comunità ospitanti, potrà fare riferimento alla Carta dei viaggi sostenibili, firmata nel 1994, e all’Associazione Italiana Turismo Responsabile (www.aitr.org) a cui appartengono associazioni e operatori turistici che organizzano viaggi nel rispetto dei principi di giustizia sociale ed economica sanciti dalla Carta. Navigando tra i siti internet dei soci AITR, è possibile scegliere tra viaggi in Senegal alla scoperta della musica e in Costa Rica tra cooperative rurali e sociali, tra itinerari culturali in Bulgaria e percorsi lungo la via della seta in Uzbekistan. Nella maggior parte dei casi, vengono organizzati piccoli gruppi di otto/dieci persone, accompagnate nel tour da un mediatore culturale; durante il viaggio si dorme in alberghi, ma anche in scuole, case parrocchiali, in alcuni casi monasteri o tende. Alla quota di partecipazione, spesso si aggiunge una quota da versare nella cassa comune per le spese da effettuare sul posto. Prima di scegliere una destinazione, può essere utile consultare il sito Viaggiare sicuri dell’ACI e del Ministero degli Esteri (www.viaggiaresicuri.it), dove sono raccolte informazioni sulle zone a rischio, sulle vaccinazioni necessarie ma anche su clima, moneta e lingue del Paese che si intende visitare.


CAMPI DI LAVORO IN ITALIA E ALL’ESTERO – Una scelta differente è quella del volontariato, che può essere praticato sia in Italia che all’estero: le possibilità spaziano dal restauro di beni culturali alla tutela dell’ambiente, dall’intervento sociale all’organizzazione di eventi culturali e festival. Ogni campo di volontariato ha un suo progetto specifico, dall’insegnamento della lingua inglese ai bambini in Marocco o Corea alla ristrutturazione di un centro per disabili in Messico, da attività di ricerca archeologica in Sicilia alla riforestazione in Islanda. Le spese di viaggio sono generalmente a carico del volontario, al quale può essere anche chiesta una quota di partecipazione per il periodo di permanenza nel campo (in media 100/200 euro); viene richiesto un impegno di almeno due settimane, la disponibilità a seguire corsi preparatori e dalle 5 alle 8 ore giornaliere di lavoro una volta giunti sul posto. Quasi tutti i campi prevedono una partecipazione internazionale e rappresentano quindi un’opportunità per conoscere gente di tutto il mondo (anche se si resta in Italia) e parlare lingue straniere.

Nei siti di alcune organizzazioni non governative è possibile consultare dei database per individuare il campo di lavoro più adatto in base alla destinazione, al periodo e al tema.

Tra i punti di partenza più interessanti, il motore di ricerca www.campivolontariato.it del Servizio Civile Internazionale, un movimento presente in oltre 60 paesi, nato alla fine della prima guerra mondiale per l’organizzazione di campi di lavoro per la ricostruzione dei paesi sul confine franco-tedesco. Numerose le proposte anche nel database dell’associazione Lunaria (www.lunaria.org - sezione Volontariato Internazionale/Dove sono), che dal 1992 ha portato oltre 3000 giovani italiani all’estero e quasi altrettanti stranieri nei campi italiani. Legambiente (www.legambiente.com) propone numerosi campi a tema ambientale, in Italia e all’estero, anche per ragazzi. Una preziosa raccolta di link di associazioni che organizzano campi di volontariato è infine disponibile nel sito del Comune di Torino (www.comune.torino.it/infogio/vacanze/lavoro).


VACANZE ECOLOGICHE E IN BICICLETTA – Infine, chi desidera una vacanza nella natura, ma nel rispetto dell’ambiente, può viaggiare in treno, consultare l’elenco degli alberghi ecologici creato da Legambiente (www.legambienteturismo.it) o scegliere di spostarsi su due ruote. Viaggiare in bicicletta significa viaggiare con lentezza, a stretto contatto con l’ambiente, attraversando parchi naturali e piccole città, spesso al di fuori dai circuiti proposti dalle tradizionali agenzie di viaggio. Il cicloturismo è una realtà già affermata in Paesi come Austria, Germania, Olanda e Francia, ma è in forte crescita anche in Italia. Chi ha un minimo di esperienza può partire da casa con un bagaglio essenziale, utilizzando le apposite borse da bicicletta in vendita nei negozi di articoli sportivi (si sconsiglia l’uso dello zaino), e sfruttare la formula «bici più treno».

Ma si può partire anche senza esperienza, affidandosi alle prime agenzie italiane specializzate in cicloturismo, ad esempio Girolibero (www.girolibero.it ) o Due ruote nel vento (www.dueruotenelvento.com), che organizzano dei veri e propri tour itineranti da percorrere in bicicletta, dormendo ogni sera in una città o paese differente, con trasporto bagagli da una struttura all’altra. Ciascuno può decidere se portare la propria bicicletta o noleggiarla, e scegliere l’itinerario in base al livello di difficoltà, alle salite e al chilometraggio quotidiano (in media tra i 25 e i 70 chilometri). Esistono percorsi anche per chi non è allenato o per famiglie con bambini (ad esempio, la ciclovia del Danubio, da Passau a Vienna).

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