Da Reuters del 02/06/2006
Originale su http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID...
Iran: Negroponte «potrebbe avere la bomba atomica entro 2010»
di Paul Majendie
LONDRA - Teheran potrebbe avere una bomba atomica entro il 2010, ha detto il numero uno dell'intelligence americana John Negroponte, accusando l'Iran di essere uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale.
Parlando alla radio Bbc, Negroponte, direttore dell'Intelligence nazionale, ha anche affermato che i servizi segreti hanno imparato la lezione dagli errori compiuti nella guerra in Iraq.
In merito alla capacità nucleare dell'Iran, Negroponte ha dichiarato che "la stima che abbiamo fatto è che ad un certo punto tra l'inizio e la metà del prossimo decennio potrebbero essere nella posizione di avere un'arma nucleare, che è causa di grande preoccupazione".
"Sono il principale Stato sponsor del terrorismo nel mondo", ha detto Negroponte. "Il loro comportamento è stato motivo di preoccupazione non solo in Libano e Israele e nei territori palestinesi, ma anche in Iraq".
Ieri, le potenze mondiali a Vienna hanno raggiunto un'intesa su un pacchetto di incentivi di lunga scadenza per l'Iran finalizzato a fermare l'arricchimento di uranio e che propone inoltre di sospendere l'azione contro Teheran al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Nulla è però trapelato su quali penalità includerebbe l'accordo, né sulle fasi che seguirebbero a un eventuale fallimento degli incentivi.
L'Iran sostiene che la sua tecnologia nucleare serva esclusivamente a produrre elettricità e che il suo programma non è negoziabile.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha liquidato la settimana scorsa la proposta di incentivi come un tentativo di scambiare "caramelle con oro".
Teheran ha anche respinto l'offerta Usa di colloqui diretti -- 26 anni dopo la decisione di Washington di interrompere i rapporti diplomatici con l'Iran -- in quanto condizionata al blocco dei processi di arricchimento dell'uranio.
Parlando alla radio Bbc, Negroponte, direttore dell'Intelligence nazionale, ha anche affermato che i servizi segreti hanno imparato la lezione dagli errori compiuti nella guerra in Iraq.
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