Da La Repubblica del 17/08/2006
Originale su http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/morti-nordcorea/morti-...

Un mese di piogge tropicali ha distrutto villaggi, ponti e coltivazioni. Gli sfollati sono 2,5 milioni: il governo ha rifiutato gli aiuti

Inondazioni in Nordcorea. I morti sarebbero 54.700

I numeri arrivano da un Ong sudcoreana che opera nella parte settentrionale della penisola. Ma le informazioni non sono certe

SEUL - E' tragico il bilancio delle due settimane di piogge torrenziali che si sono abbattute sulla Corea del Nord alla fine del mese di luglio. Secondo l'organizzazione umanitaria sudcoreana "Good Friends" i morti sarebbero oltre 54mila. Per la precisione, "il numero delle vittime - si legge nel comunicato della organizzazione umanitaria - ovvero i morti e i dispersi, raggiunge 54.700 e circa 2,5 milioni sono i senza tetto". Due milioni e mezzo sarebbero invece gli sfollati rimasti senza casa.

Quest'estate le tempeste tropicali hanno investito la Nordcorea durante quasi tutto il mese di luglio e le inondazioni hanno devastato 230 ponti, interi villaggi e distrutto gran parte delle coltivazioni.

"Good Friends", l'organizzazione non governativa che ha fatto i conti, ha chiamato in causa "molte fonti" senza specificare di che tipo si tratti. In ogni caso, è molto difficile avere notizie ufficiali dal momento che i media del paese sono fortemente controllati. Il governo di Seul ha fornito dati scarni e imprecisi, parlando di "centinaia" di morti. Secondo "Choson Sinbo", invece, un giornale pubblicato da un'associazione filogovernativa, i morti sarebbero al massimo 549 e 295 i dispersi.

Se dunque le informazioni sulla situazione nella Corea del Nord sono molto frammentarie, il governo di Pyongyang ha anche rifiutato gli aiuti offerti dalla Corea del Sud e dal World food programme, isolandosi ancora di più. Anche le 74 tonnellate di cibo che l'Onu aveva stanziato per la popolazione della regione di Songchon, una delle più colpite dalle inondazioni, sono stati respinti dal governo.

A proposito, però, il "World food program" ha ricordato che, nel 1990, nel paese morirono fino a due milioni e mezzo di persone a causa della carestia, provocata dalle inondazioni e dalla cattiva gestione del settore agricolo da parte del governo.

E, in ogni caso, la Corea del Nord dovrà fare i conti con il fatto che per la sopravvivenza dei suoi 23 milioni di abitanti dipende in gran parte dagli aiuti alimentari che arrivano dalla Cina e dalla Corea del Sud.

Le due Coree sono, in pratica, ancora in guerra dal conflitto che le ha opposte dal 1950 fino al 1953: da allora, nessun trattato di pace è mai stato siglato dai due governi, che nel 2000 hanno però cominciato il processo di riconciliazione.

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