Da La Repubblica del 02/08/2004
Roma, la comunità Sant´Egidio fornisce un nuovo bilancio. "Le vittime furono 11.597"
Estate 2003, la strage degli anziani "Noi abbiamo superato la Francia"
L´Istituto Superiore di Sanità disse che i decessi erano 7659, ma non è mai stato reso noto il bilancio della tragedia da afa
di Alberto Mattone
ROMA - È stata strage di anziani anche in Italia, nell´estate del caldo record 2003. Anzi, le temperature alte, unite alla solitudine, hanno fatto tanti morti quanti in Francia, dove un intero governo è stato messo sotto accusa per il decesso di 11.435 vecchi e per quella che è stata definita una "catastrofe umanitaria".
In Italia, cifre esatte non ne sono state fornite. L´Istituto Superiore di Sanità ha parlato di 7.659 anziani deceduti. Ma una stima maggiore, 11.597 morti in più nel 2003, arriva da un calcolo elaborato dalla Comunità di Sant´Egidio, che ha incrociato i dati del ministero della Salute con quelle, recenti, del bilancio demografico 2003 dell´Istat: 20 mila decessi in più da giugno a settembre. I risultati forniscono conclusioni sorprendenti, che danno all´Italia la maglia nera per le morti da afa.
«Secondo l´Istat - ragiona Giancarlo Penza, della Comunità di Sant´Egidio - si è verificato un aumento dei decessi dell´11,6%. Nel nostro calcolo, sono stati tolti i morti di settembre, per rendere i dati omogenei con quelli dell´Istituto di Sanità. Volendo depurare, poi, questa percentuale dal tasso di aumento della mortalità registrato nei mesi non estivi (2,4%), ecco la cifra di 12.633 decessi in più nell´estate scorsa, presumibilmente per il caldo». Quanti di questi sono anziani? 11.597, calcola l´Onu di Trastevere, se si tiene conto che, proprio secondo l´Istituto di Sanità, lo studio sui Comuni aveva stabilito che il 91,8% di decessi in più è avvenuto nella fascia sopra i 75 anni.
Insomma, è stata catastrofe umanitaria anche in Italia. Anzi, il caldo ha ucciso un po´ più che in Francia. Nel nostro Paese, è la conclusione di Sant´Egidio, si è assistito ad una strage annunciata. Gli anziani sono morti come mosche negli ospizi e a casa, anche a causa della scarsa assistenza. «Il graduale smantellamento dello stato sociale - avverte Penza - lancia una prospettiva inquietante per il futuro dei nostri vecchi: l´allungamento della vita rischia di diventare una maledizione. Le morti dello scorso anno si potevano evitare».
Per la strage degli anziani in Francia è iniziato un esame di coscienza collettivo. In Italia, siamo ancora in attesa di dati definitivi. La scorsa settimana, invece, il ministro della Salute ha fornito le cifre dell´estate in corso. «La mortalità è in calo del 17%», ha spiegato Sirchia, che ha difeso le iniziative per gli anziani: visite nei supermercati e nelle caserme dei vigili del fuoco. Misure utili ma insufficienti, secondo Sant´Egidio che in molte città ha distribuito un milione di depliant ("Sole sì, soli no") con i consigli per difendersi dal caldo. E ha lanciato in due quartieri di Roma, Trastevere e Testaccio, un progetto pilota per la prevenzione dall´isolamento. Sono stati monitorati tutti gli anziani, tremila, creando per loro una rete di sostegno costituita da portieri, commercianti, vicini. La filosofia? Ti veniamo a cercare a casa, ti telefoniamo, ti aiutiamo se hai bisogno. E quando fa caldo, lanciamo l´allarme. La rete ha dato i primi frutti. «Lavinia ha 78 anni ed è sola - racconta Roberto Bortone, un volontario - Nonostante una frattura alla spalla, aveva rifiutato il ricovero. Preoccupati, siamo andati a trovarla a casa. Era caduta, non riusciva ad aprirci. Abbiamo allertato la polizia, la signora è stata portata in ospedale. Forse, senza il nostro intervento sarebbe già morta».
In Italia, cifre esatte non ne sono state fornite. L´Istituto Superiore di Sanità ha parlato di 7.659 anziani deceduti. Ma una stima maggiore, 11.597 morti in più nel 2003, arriva da un calcolo elaborato dalla Comunità di Sant´Egidio, che ha incrociato i dati del ministero della Salute con quelle, recenti, del bilancio demografico 2003 dell´Istat: 20 mila decessi in più da giugno a settembre. I risultati forniscono conclusioni sorprendenti, che danno all´Italia la maglia nera per le morti da afa.
«Secondo l´Istat - ragiona Giancarlo Penza, della Comunità di Sant´Egidio - si è verificato un aumento dei decessi dell´11,6%. Nel nostro calcolo, sono stati tolti i morti di settembre, per rendere i dati omogenei con quelli dell´Istituto di Sanità. Volendo depurare, poi, questa percentuale dal tasso di aumento della mortalità registrato nei mesi non estivi (2,4%), ecco la cifra di 12.633 decessi in più nell´estate scorsa, presumibilmente per il caldo». Quanti di questi sono anziani? 11.597, calcola l´Onu di Trastevere, se si tiene conto che, proprio secondo l´Istituto di Sanità, lo studio sui Comuni aveva stabilito che il 91,8% di decessi in più è avvenuto nella fascia sopra i 75 anni.
Insomma, è stata catastrofe umanitaria anche in Italia. Anzi, il caldo ha ucciso un po´ più che in Francia. Nel nostro Paese, è la conclusione di Sant´Egidio, si è assistito ad una strage annunciata. Gli anziani sono morti come mosche negli ospizi e a casa, anche a causa della scarsa assistenza. «Il graduale smantellamento dello stato sociale - avverte Penza - lancia una prospettiva inquietante per il futuro dei nostri vecchi: l´allungamento della vita rischia di diventare una maledizione. Le morti dello scorso anno si potevano evitare».
Per la strage degli anziani in Francia è iniziato un esame di coscienza collettivo. In Italia, siamo ancora in attesa di dati definitivi. La scorsa settimana, invece, il ministro della Salute ha fornito le cifre dell´estate in corso. «La mortalità è in calo del 17%», ha spiegato Sirchia, che ha difeso le iniziative per gli anziani: visite nei supermercati e nelle caserme dei vigili del fuoco. Misure utili ma insufficienti, secondo Sant´Egidio che in molte città ha distribuito un milione di depliant ("Sole sì, soli no") con i consigli per difendersi dal caldo. E ha lanciato in due quartieri di Roma, Trastevere e Testaccio, un progetto pilota per la prevenzione dall´isolamento. Sono stati monitorati tutti gli anziani, tremila, creando per loro una rete di sostegno costituita da portieri, commercianti, vicini. La filosofia? Ti veniamo a cercare a casa, ti telefoniamo, ti aiutiamo se hai bisogno. E quando fa caldo, lanciamo l´allarme. La rete ha dato i primi frutti. «Lavinia ha 78 anni ed è sola - racconta Roberto Bortone, un volontario - Nonostante una frattura alla spalla, aveva rifiutato il ricovero. Preoccupati, siamo andati a trovarla a casa. Era caduta, non riusciva ad aprirci. Abbiamo allertato la polizia, la signora è stata portata in ospedale. Forse, senza il nostro intervento sarebbe già morta».
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