Da Punto Informatico del 27/10/2004
Originale su http://punto-informatico.it/p.asp?i=50191
Gasparri si accorge del Wi-Fi
Forse è la volta buona. Con enorme ritardo il ministero TLC apre le consultazioni che potrebbero portare a Wi-FI e WIMAX, alternative rapide, efficienti ed economiche rispetto alla connettività via cavo
Roma - Il ministero delle Comunicazioni di Maurizio Gasparri ha deciso di aprire una serie di consultazioni e audizioni attorno ad una questione fin qui passata in secondo piano: la diffusione delle tecnologie broad band wireless in Italia.
La scelta è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni dei provider Assoprovider e AIIP che da lungo tempo chiedono che si dia una scossa alla connettività veloce via radio, modalità funzionale ed alternativa alle tecnologie via cavo tradizionali, dalla fibra all'ADSL.
Secondo gli ISP l'uso del wireless per l'ultimo miglio, ossia la possibilità di offrire connettività Wi-FI e WIMAX su frequenze da 2 ai 5 GHz, ha un'importanza strategica per gli utenti e naturalmente per tutto il settore.
Anzitutto, spiegano i provider, si tratta di tecnologie che come noto permettono lo sviluppo delle infrastrutture a larga banda nei grandi come nei piccoli centri, fino alle località geograficamente disagiate, come isole o montagne: il tutto a costi ridottissimi rispetto alle tecnologie via cavo e con una estrema flessibilità nell'adeguamento nel tempo di tali infrastrutture.
In secondo luogo, una "regolamentazione coraggiosa", così la chiamano i provider, se verrà adottata "permetterà il rivitalizzarsi del settore dei fornitori di accesso ad Internet, per un mercato pluralista a favore degli operatori autorizzati e degli utenti finali".
Nel silenzio delle autorità preposte, già nei mesi scorsi le associazioni dei provider avevano segnalato che i regolamenti emessi dal Ministero permettevano l'uso delle tecnologie wireless solo in locali pubblici e che questo avrebbe penalizzato lo sviluppo dell'intero settore. "Nonostante la segnalazione - dicono gli ISP - quanto previsto si è puntualmente e purtroppo verificato".
La speranza è che ora la musica cambi e anche l'Italia, come già gli Stati Uniti e altri paesi, possa avvalersi di una tecnologia che continua a svilupparsi e che sembra destinata a portare connettività senza precedenti in un prossimo futuro.
La scelta è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni dei provider Assoprovider e AIIP che da lungo tempo chiedono che si dia una scossa alla connettività veloce via radio, modalità funzionale ed alternativa alle tecnologie via cavo tradizionali, dalla fibra all'ADSL.
Secondo gli ISP l'uso del wireless per l'ultimo miglio, ossia la possibilità di offrire connettività Wi-FI e WIMAX su frequenze da 2 ai 5 GHz, ha un'importanza strategica per gli utenti e naturalmente per tutto il settore.
Anzitutto, spiegano i provider, si tratta di tecnologie che come noto permettono lo sviluppo delle infrastrutture a larga banda nei grandi come nei piccoli centri, fino alle località geograficamente disagiate, come isole o montagne: il tutto a costi ridottissimi rispetto alle tecnologie via cavo e con una estrema flessibilità nell'adeguamento nel tempo di tali infrastrutture.
In secondo luogo, una "regolamentazione coraggiosa", così la chiamano i provider, se verrà adottata "permetterà il rivitalizzarsi del settore dei fornitori di accesso ad Internet, per un mercato pluralista a favore degli operatori autorizzati e degli utenti finali".
Nel silenzio delle autorità preposte, già nei mesi scorsi le associazioni dei provider avevano segnalato che i regolamenti emessi dal Ministero permettevano l'uso delle tecnologie wireless solo in locali pubblici e che questo avrebbe penalizzato lo sviluppo dell'intero settore. "Nonostante la segnalazione - dicono gli ISP - quanto previsto si è puntualmente e purtroppo verificato".
La speranza è che ora la musica cambi e anche l'Italia, come già gli Stati Uniti e altri paesi, possa avvalersi di una tecnologia che continua a svilupparsi e che sembra destinata a portare connettività senza precedenti in un prossimo futuro.
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