Da La Repubblica del 14/11/2004
Resta alta la tensione dopo l´uccisione di Van Gogh ad opera di integralisti islamici
Olanda, bruciata una moschea due deputati minacciati di morte
di Marco Ansaldo
EINDHOVEN (Olanda) - Un´altra moschea bruciata. Non si placano le tensioni in Olanda, attraversata da dodici giorni - dopo l´omicidio del regista Theo van Gogh da parte di un estremista marocchino con passaporto olandese - da una rabbia che non risparmia i luoghi di culto musulmani e cristiani. Le minacce continuano, prendendo di mira politici di schieramenti diversi, ma accomunati dall´essere critici con l´Islam più radicale. Sotto tiro risultano in particolare l´uomo nuovo della destra olandese Geert Wilders, e la deputata liberale di origine somala Ayan Hirsi Ali, sceneggiatrice del film "Submission" (Sottomissione) girato da van Gogh.
Dopo la morte del nipote del grande pittore, e quella avvenuta due anni fa del leader populista Pym Fortuyn, anch´egli come van Gogh ammazzato in una strada nel centro di Amsterdam, l´Olanda ha paura. A Eindhoven, oggetto nei giorni scorsi dell´attacco più grave, quello contro una scuola islamica distrutta dalle fiamme, la gente dice di «non riconoscere più questo paese», piombato in nemmeno due settimane dentro una spirale di odio fino ad ora sconosciuta. Il paese tempio della moderazione e della società aperta sembra crollare come un castello di carte di fronte ai colpi di maglio assestati ogni giorno dal fanatismo e dall´intolleranza. Ultimo luogo sacro oggetto di profanazione una moschea di Helden, distrutta dai vandali che hanno appiccato il fuoco all´alba. Altri atti vandalici erano stati registrati nei giorni scorsi a danno di alcune chiese.
In questo clima di incertezza le figure pubbliche più esposte, siano essi politici o intellettuali, sono a rischio. Stando al quotidiano Handelsblad due estremisti arrestati mercoledì all´Aja stavano progettando di uccidere due parlamentari conosciuti per le loro posizioni critiche sull´Islam. I fanatici volevano eliminare Ayaan Hirsi Ali, deputata liberale di origine somala, già collaboratrice di van Gogh. Sul corpo esanime del regista, Mohammed Bouyeri, il principale indiziato, avrebbe lasciato una lettera in cui minacciava la donna. L´obiettivo, anzi, doveva essere proprio lei. Ma la scorta che le era stata assegnata aveva invece dirottare il piano sul più indifeso van Gogh. L´altro bersaglio è Geert Wilders, leader di una nuova formazione politica di estrema destra. I sondaggi dicono che se oggi si andasse al voto il suo partito prenderebbe fra i 7 e i 17 seggi.
Opuscoli firmati dal sospetto assassino sono stati trovati dalle autorità. Già nel 2002 Bouyeri invitava i confratelli alla guerra santa. Ad Antwerpen sono comparse alcune donne che indossano il burqa. Gli olandesi osservano, e si interrogano angosciati.
Dopo la morte del nipote del grande pittore, e quella avvenuta due anni fa del leader populista Pym Fortuyn, anch´egli come van Gogh ammazzato in una strada nel centro di Amsterdam, l´Olanda ha paura. A Eindhoven, oggetto nei giorni scorsi dell´attacco più grave, quello contro una scuola islamica distrutta dalle fiamme, la gente dice di «non riconoscere più questo paese», piombato in nemmeno due settimane dentro una spirale di odio fino ad ora sconosciuta. Il paese tempio della moderazione e della società aperta sembra crollare come un castello di carte di fronte ai colpi di maglio assestati ogni giorno dal fanatismo e dall´intolleranza. Ultimo luogo sacro oggetto di profanazione una moschea di Helden, distrutta dai vandali che hanno appiccato il fuoco all´alba. Altri atti vandalici erano stati registrati nei giorni scorsi a danno di alcune chiese.
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