Da Corriere della Sera del 19/11/2005
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/11_Novembre/19/giovan...
Uno dei «no» in Consiglio dei ministri
Giovanardi: «Quote rosa? Legge inutile»
Il ministro udc: «Alle donne la politica non interessa. Tra amici lo vedo: si annoiano e cercano di parlare d’altro»
di Alessandra Arachi
ROMA - Ministro Carlo Giovanardi, lei ha votato contro il ddl sulle quote rosa?
«Certo. È incostituzionale. E poi io sono il ministro dei Rapporti con il Parlamento».
E dunque?
«Dunque devo rispecchiare la volontà del Parlamento che non più di venti giorni fa ha bocciato, clamorosamente, un provvedimento sulle quote rosa».
Ma perché le odia tanto queste quote rosa?
«Sono ghettizzanti. Creano delle riserve indiane. Non è di questo che le donne hanno bisogno. Ci sono tante donne brave in tantissimi campi che si fanno valere: medici, notai, magistrati. E lo fanno senza quote».
Vabbé, ma in politica non è così. In Italia la presenza delle donne in politica è paragonabile a quella dei Paesi del Terzo mondo....
«Per forza».
Per forza perché?
«Alle donne del nostro Paese mica gliene frega niente della politica».
È sicuro?
«Massì, lo vedo quando sono a cena alle tavolate con gli amici. Loro, gli uomini, mi sollecitano a parlare di politica. E loro, le donne, quando questo succede si annoiano a morte e cercano di parlare d’altro».
Sua moglie la pensa come lei?
«Certo, mia moglie pensa che le quote rosa siano un’umiliazione. Ma soprattutto mia figlia Chiara».
Sua figlia Chiara?
«Ha 26 anni ed è un medico. Ha studiato in Spagna e negli Stati Uniti. Adesso è andata a lavorare in Tanzania e in Sudafrica. Che qualcuno provi a parlarle delle quote rosa. Non so se riesce a finire la frase».
«Certo. È incostituzionale. E poi io sono il ministro dei Rapporti con il Parlamento».
E dunque?
«Dunque devo rispecchiare la volontà del Parlamento che non più di venti giorni fa ha bocciato, clamorosamente, un provvedimento sulle quote rosa».
Ma perché le odia tanto queste quote rosa?
«Sono ghettizzanti. Creano delle riserve indiane. Non è di questo che le donne hanno bisogno. Ci sono tante donne brave in tantissimi campi che si fanno valere: medici, notai, magistrati. E lo fanno senza quote».
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