Da La Stampa del 02/12/2005
Originale su http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=2&ID_arti...
Procedura d'infrazione dalla Ue
Come previsto, slitta la tv digitale terrestre
Sprecati dal governo oltre 200 milioni di euro dei contribuenti
di Anna Masera
La procedura d'infrazione aperta stasera dall'Unione Europea contro l'Italia per i finanziamenti pubblici ai decoder per la televisione digitale terrestre - che, è ufficiale, slitta di due anni al 2008 - «è l'inevitabile epilogo di una vera e propria patacca rifilata agli italiani dal governo».
Il commento è del verde Mauro Bulgarelli, ma è difficile non condividerlo.
«Ai tempi dell'approvazione della legge Gasparri il governo reclamizzò il digitale terrestre come uno degli strumenti che avrebbero incentivato il pluralismo, consentito l'e-government e promosso la sperimentazione dell'interattività. La realtà è stata ben diversa visto che a beneficiare del DTT sono stati i soliti monopolisti Mediaset in testa - che hanno utilizzato il digitale per vendere le partite di calcio.
Ma la cosa più grave è che per favorire questa speculazione commerciale sono stati sottratti 200 milioni di euro dalle risorse pubbliche per gli incentivi all'acquisto dei decoder e altri 10 milioni sono previsti nell'ambito della prossima Finanziaria. Ciò è semplicemente scandaloso, visto che, tranne le partite a pagamento, i canali del digitale terrestre sono praticamente vuoti!
Se a ciò si aggiunge che sul DTT ci sono attualmente soltanto canali analogici, che il tanto atteso switch-off è stato posticipato al dicembre 2008 e che tutto il sistema è già tecnologicamente obsoleto - ampiamente superato da banda larga, IPTV e televisione su IP - si ha ben chiaro il quadro dell'ennesimo conflitto d'interessi consumatosi a vantaggio dei soliti noti e a spese dei contribuenti».
Il commento è del verde Mauro Bulgarelli, ma è difficile non condividerlo.
«Ai tempi dell'approvazione della legge Gasparri il governo reclamizzò il digitale terrestre come uno degli strumenti che avrebbero incentivato il pluralismo, consentito l'e-government e promosso la sperimentazione dell'interattività. La realtà è stata ben diversa visto che a beneficiare del DTT sono stati i soliti monopolisti Mediaset in testa - che hanno utilizzato il digitale per vendere le partite di calcio.
Ma la cosa più grave è che per favorire questa speculazione commerciale sono stati sottratti 200 milioni di euro dalle risorse pubbliche per gli incentivi all'acquisto dei decoder e altri 10 milioni sono previsti nell'ambito della prossima Finanziaria. Ciò è semplicemente scandaloso, visto che, tranne le partite a pagamento, i canali del digitale terrestre sono praticamente vuoti!
Se a ciò si aggiunge che sul DTT ci sono attualmente soltanto canali analogici, che il tanto atteso switch-off è stato posticipato al dicembre 2008 e che tutto il sistema è già tecnologicamente obsoleto - ampiamente superato da banda larga, IPTV e televisione su IP - si ha ben chiaro il quadro dell'ennesimo conflitto d'interessi consumatosi a vantaggio dei soliti noti e a spese dei contribuenti».
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