Da Villaggio Globale del 16/12/2005
Originale su http://www.vglobale.it/NewsRoom/index.php?News=1853
Uno studio presentato al Sage
Sovrappopolazione – Ormai non c'è più terra da coltivare
Una mega-mappa planetaria di migliaia e migliaia di quadratini multicolori. Ciascuno copre una microsuperficie di 10 chilometri quadrati e racconta meglio di tante verbose analisi l'impetuosa avanzata dell'uomo
La terra fertile è finita. Non ne rimane altra da aggiungere alle coltivazioni e agli allevamenti. Il resto sono metropoli in espansione e deserti che avanzano e poi malinconici scampoli di foreste sopravvissute e di ghiacci in via di scioglimento. Sono queste le dolenti note emerse dagli studi effettuati dal professor Navin Ramankutty insieme al Centre for Sustainability and the Global Environment (Sage) del Wisconsin-Madison: quasi il 40% delle terre emerse è sotto grave o gravissimo stress.
Durante il meeting dell'Associazione geofisica americana tenutosi a San Francisco, il gruppo di ricercatori del Sage ha commentato i risultati ottenuti: le foto ad alta definizione fornite dai satelliti insieme ai dati forniti dalle nazioni hanno prodotto una mega-mappa planetaria di migliaia e migliaia di quadratini multicolori. Ciascuno copre una microsuperficie di 10 chilometri quadrati e racconta meglio di tante verbose analisi l'impetuosa avanzata dell'uomo.
Dalle Grandi Pianure americane al Bacino dell'Amazzonia, fino all'Estremo Oriente, il fenomeno è di una sconcertante monotonia: «A parte qualche isolato frammento ancora esistente in America Latina e in Africa tutto è ormai intensamente sfruttato», rivela lo studio del Sage.
Durante il meeting dell'Associazione geofisica americana tenutosi a San Francisco, il gruppo di ricercatori del Sage ha commentato i risultati ottenuti: le foto ad alta definizione fornite dai satelliti insieme ai dati forniti dalle nazioni hanno prodotto una mega-mappa planetaria di migliaia e migliaia di quadratini multicolori. Ciascuno copre una microsuperficie di 10 chilometri quadrati e racconta meglio di tante verbose analisi l'impetuosa avanzata dell'uomo.
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