Da Punto Informatico del 01/02/2006
Originale su http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=57629
L'Italia sulla Luna con la Cina
La comunità scientifica italiana incontra quella cinese nella creazione di una flotta di robot, destinati all'esplorazione del nostro satellite: l'allunaggio avverrà entro 10 anni
di Tommaso Lombardi
Milano - Gli scienziati del Politecnico di Milano lavoreranno con l'Università Aeronautica di Pechino per creare un avanzatissimo sistema robotico di esplorazione spaziale. L'obiettivo è una missione esplorativa sulla superficie del nostro satellite, alla scoperta di nuove e più dettagliate informazioni sulla composizione della crosta lunare.
Il progetto, chiamato NOROS-1 (NOvel RObot for Space exploration), è stato definito dai ricercatori italiani come "un'assoluta punta di diamante nella collaborazione scientifica internazionale". L'idea alla base di NOROS-1 è il concetto di flotta robotica, costituita da un automa principale e quattro droni, più piccoli, incaricati di svolgere funzioni specifiche.
Un primo prototipo dell'automa cosiddetto ammiraglio è dotato di forma semisferica, particolarmente adatta alla conformazione irregolare del suolo lunare. Gambe meccaniche e ruote, affiancate da appositi sensori e telecamere, permettono al robot di muoversi con molta libertà.
La macchina potrà essere pilotata dalla Terra e nonostante sia ideata per l'esplorazione, all'occasione potrà diventare una piccola base lunare mobile per la gestione di comunicazioni spaziali.
Guidati dal Prof. Alberto Rovetta, direttore del dipartimento di robotica del Politecnico di Milano, gli ingegneri italiani provvederanno alla progettazione strutturale ed allo studio dei processi operativi di NOROS-1. L'equipe cinese, diretta dal Prof. Ding Xi Lun, si occuperà invece della messa in orbita, dello studio del suolo lunare e del controllo ambientale.
Italia e Cina sono quindi sempre più vicini. Tuttavia la Luna rimane ancora lontana: ci vorranno almeno 10 anni prima che la flotta NOROS-1 possa effettuare l'allunaggio. I ricercatori prevedono un tempo di realizzazione pari a quattro anni, seguiti da numerosi e minuziosi test operativi. Lo sviluppo dei robot avrà "massicce ricadute industriali per i due paesi coinvolti", sostengono i portavoce del Politecnico di Milano.
Anche la dimensione strategica del programma non è assolutamente da sottovalutare: NOROS-1 sarà una presenza stabile sulla Luna, volta alla preparazione delle future missioni lunari della Repubblica Popolare Cinese.
Il progetto, chiamato NOROS-1 (NOvel RObot for Space exploration), è stato definito dai ricercatori italiani come "un'assoluta punta di diamante nella collaborazione scientifica internazionale". L'idea alla base di NOROS-1 è il concetto di flotta robotica, costituita da un automa principale e quattro droni, più piccoli, incaricati di svolgere funzioni specifiche.
Un primo prototipo dell'automa cosiddetto ammiraglio è dotato di forma semisferica, particolarmente adatta alla conformazione irregolare del suolo lunare. Gambe meccaniche e ruote, affiancate da appositi sensori e telecamere, permettono al robot di muoversi con molta libertà.
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