Da Punto Informatico del 14/02/2006
Originale su http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=57845
Più vicina la velocità della luce?
L'ultima scoperta del Fisico statunitense Felber inaugura una nuova era nella ricerca spaziale e fa sognare gli appassionati di fantascienza
di Dario d'Elia
Albuquerque (USA) - Entro la fine del secolo, secondo il fisico Franklin Felber, l'uomo sarà in grado di far viaggiare nello spazio una massa ad una velocità prossima a quella della luce. La notizia ha dell'incredibile, ma il noto scienziato statunitense sarebbe riuscito a risolvere una delle più celebri equazioni di Einstein sulla gravitazione. Un primo passo che preluderebbe allo spostamento di una massa ad una velocità fin qui adottata solo dalla fantascienza.
I dettagli di questa scoperta verranno divulgati durante l'imminente Space Technology and Applications International Forum (STAIF) di Albuquerque. La comunità scientifica è già elettrizzata, tenendo conto che Felber sarebbe riuscito a risolvere due dei più grandi problemi che frenano la ricerca spaziale: individuare la risorsa energetica capace di produrre una tale accelerazione e trovare una soluzione per i limiti fisici dell'uomo e delle sue attrezzature per queste velocità.
"La ricerca di Felber rivoluzionerà il volo spaziale aprendo una nuova via per lo sviluppo. I suoi rigorosi test e il suo ingegno ci permetteranno di fare un balzo in avanti per la realizzazione di navicelle sicure capaci di una velocità di poco inferiore a quella della luce", ha dichiarato Eric Davis, revisore del lavoro di Felber e ricercatore presso Institute for Advanced Studies di Austin.
L'equazione di Einstein sul campo gravitazionale è alla base della Teoria della Relatività, e nei decenni nessuno era mai riuscito a risolverla. Felber è riuscito a dimostrare che una massa capace di una velocità del 57,7% di quella della luce - quindi poco più della metà - è in grado di respingere altre masse grazie alla presenza di un fascio anti-gravitazionale che si crea in posizione frontale. Più aumenta la velocità e più il fascio diventa potente.
Allo stesso tempo questa "repulsione" permetterebbe di spostare grandi carichi con stress strutturali minimi. Il fascio anti-gravitazionale, in pratica, renderebbe la massa viaggiante quasi senza peso. "Sulle basi di questa scoperta mi aspetto una missione spaziale entro la fine del secolo. Un qualsiasi carico potrà viaggiare per una buona frazione della velocità della luce. La soluzione anti-gravitazione per la teoria di Einstein potrà cambiare la nostra capacità di viaggiare nello spazio", ha dichiarato Felber.
Negli ultimi trentanni Fleber si è distinto nella ricerca scientifica statunitense per aver collaborato con Defense Advanced Research Projects Agency, Defense Threat Reduction Agency, Department of Energy, Department of Transportation, National Institute of Justice e National Institutes of Health. Insomma, non è bufala ma ci vorrà ancora molto tempo per i viaggi interstellari alla Star Trek.
I dettagli di questa scoperta verranno divulgati durante l'imminente Space Technology and Applications International Forum (STAIF) di Albuquerque. La comunità scientifica è già elettrizzata, tenendo conto che Felber sarebbe riuscito a risolvere due dei più grandi problemi che frenano la ricerca spaziale: individuare la risorsa energetica capace di produrre una tale accelerazione e trovare una soluzione per i limiti fisici dell'uomo e delle sue attrezzature per queste velocità.
"La ricerca di Felber rivoluzionerà il volo spaziale aprendo una nuova via per lo sviluppo. I suoi rigorosi test e il suo ingegno ci permetteranno di fare un balzo in avanti per la realizzazione di navicelle sicure capaci di una velocità di poco inferiore a quella della luce", ha dichiarato Eric Davis, revisore del lavoro di Felber e ricercatore presso Institute for Advanced Studies di Austin.
L'equazione di Einstein sul campo gravitazionale è alla base della Teoria della Relatività, e nei decenni nessuno era mai riuscito a risolverla. Felber è riuscito a dimostrare che una massa capace di una velocità del 57,7% di quella della luce - quindi poco più della metà - è in grado di respingere altre masse grazie alla presenza di un fascio anti-gravitazionale che si crea in posizione frontale. Più aumenta la velocità e più il fascio diventa potente.
Allo stesso tempo questa "repulsione" permetterebbe di spostare grandi carichi con stress strutturali minimi. Il fascio anti-gravitazionale, in pratica, renderebbe la massa viaggiante quasi senza peso. "Sulle basi di questa scoperta mi aspetto una missione spaziale entro la fine del secolo. Un qualsiasi carico potrà viaggiare per una buona frazione della velocità della luce. La soluzione anti-gravitazione per la teoria di Einstein potrà cambiare la nostra capacità di viaggiare nello spazio", ha dichiarato Felber.
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