Da Punto Informatico del 28/02/2006
Originale su http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=58093
Microsoft si oppone all'antitrust sudcoreano
Muro contro muro tra l'azienda di Redmond, multata per abuso di posizione dominante, e l'autorità di vigilanza antitrust sudcoreana. Microsoft ricorrerà in appello entro 30 giorni
di Tommaso Lombardi
Seoul - La pesantissima sanzione che la commissione antitrust di Seoul ha inflitto a Microsoft Korea continua a far discutere. La divisione locale del gigante di Redmond non intende soddisfare le richieste del Garante sudcoreano, che ha condannato l'azienda per abuso di posizione dominante.
"È nostra intenzione ricorrere in appello entro i prossimi trenta giorni", hanno dichiarato i portavoce dell'azienda di Bill Gates, "vogliamo bloccare il procedimento in corso contro la nostra società". Microsoft non ha rilasciato ulteriori dettagli: l'unico dato certo è che la scadenza finale per il pagamento dell'ammenda, pari ad un totale di 25 milioni di euro, è stabilita per il prossimo 24 agosto.
La multinazionale del software, che secondo le autorità sudcoreane tiene in mano una quota attorno al 90% del mercato locale, è stata inoltre costretta a vendere il proprio sistema operativo Windows XP in versione ridotta, senza player multimediale e servizio di messaggistica istantanea. Una situazione per certi versi simile a quella europea, anche se Microsoft Korea la definisce "ancora più pesante e cupa".
"Continuiamo a credere che la versione integrale e completa di Windows XP sia perfettamente in linea con le leggi sudcoreane", incalzano i rappresentanti dell'azienda, "e che i componenti multimediali ed interattivi rimossi siano sempre stati un beneficio per milioni di consumatori". Microsoft Korea sta infatti tentando di fare pressione sulla sfera pubblica, alla ricerca di sostegno da parte degli utenti e delle imprese.
"Quella dell'antitrust è una decisione tutta a scapito dell'industria locale, degli utenti e dell'innovazione tecnologica", incalzano i rappresentanti di Microsoft Korea. In un intervento sulla stampa locale, un portavoce di Microsoft ha specificato che l'attuale situazione "causa grossi svantaggi a tutti, specialmente al grado d'innovazione tecnologica del paese".
Stando all'analisi offerta da Telecoms Korea, questo significa che "Microsoft potrebbe minacciare di ritardare l'uscita sudcoreana di Windows Vista, causando grossi problemi a tutta l'industria hardware e software correlata". In particolare, "le aziende locali che producono memorie ed altri componenti potrebbero perdere di conseguenza la congiuntura favorevole legata all'arrivo di Vista".
Negli ultimi tempi, il governo sudcoreano ha dimostrato un grado sempre maggiore di ostilità nei confronti del big di Redmond. In previsione di un distacco totale, Seoul ha iniziato ad investire cospicue somme di denaro nello sviluppo di alternative open source, specialmente per il mercato degli utenti desktop.
"È nostra intenzione ricorrere in appello entro i prossimi trenta giorni", hanno dichiarato i portavoce dell'azienda di Bill Gates, "vogliamo bloccare il procedimento in corso contro la nostra società". Microsoft non ha rilasciato ulteriori dettagli: l'unico dato certo è che la scadenza finale per il pagamento dell'ammenda, pari ad un totale di 25 milioni di euro, è stabilita per il prossimo 24 agosto.
La multinazionale del software, che secondo le autorità sudcoreane tiene in mano una quota attorno al 90% del mercato locale, è stata inoltre costretta a vendere il proprio sistema operativo Windows XP in versione ridotta, senza player multimediale e servizio di messaggistica istantanea. Una situazione per certi versi simile a quella europea, anche se Microsoft Korea la definisce "ancora più pesante e cupa".
"Continuiamo a credere che la versione integrale e completa di Windows XP sia perfettamente in linea con le leggi sudcoreane", incalzano i rappresentanti dell'azienda, "e che i componenti multimediali ed interattivi rimossi siano sempre stati un beneficio per milioni di consumatori". Microsoft Korea sta infatti tentando di fare pressione sulla sfera pubblica, alla ricerca di sostegno da parte degli utenti e delle imprese.
"Quella dell'antitrust è una decisione tutta a scapito dell'industria locale, degli utenti e dell'innovazione tecnologica", incalzano i rappresentanti di Microsoft Korea. In un intervento sulla stampa locale, un portavoce di Microsoft ha specificato che l'attuale situazione "causa grossi svantaggi a tutti, specialmente al grado d'innovazione tecnologica del paese".
Stando all'analisi offerta da Telecoms Korea, questo significa che "Microsoft potrebbe minacciare di ritardare l'uscita sudcoreana di Windows Vista, causando grossi problemi a tutta l'industria hardware e software correlata". In particolare, "le aziende locali che producono memorie ed altri componenti potrebbero perdere di conseguenza la congiuntura favorevole legata all'arrivo di Vista".
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