Da estense.com del 28/03/2006
Originale su http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=6034&form...
Iran e Venezuela passano al ''petroleuro''
di Rudy Bandiera
L'Iran ed il Venezuela cominceranno a vendere il loro petrolio in euro anziché in dollari. La notizia è stata data lunedì scorso alla Iranian Oil Bourse, vale a dire la borsa del petrolio iraniana alla quale erano presenti anche broker venezuelani.
E' importante sapere che l'Iran è il secondo produttore petrolifero del mondo ed il Venezuela il terzo. Questa notizia porterà non pochi scompensi sui mercati internazionali. Bisogna infatti ricordare che fin dal secondo dopo guerra il petrolio è stato commerciato esclusivamente in dollari. La moneta americana è diventata quindi la valuta forte in assoluto per il fatto che tutti gli scambi avvengono attraverso essa, con conseguente valutazione del "biglietto verde" che viene comprato dalla zecca USA per acquistare l'oro nero e successivamente rimesso sui mercati internazionali.
Inoltre il Dollaro può essere reinvestito solo all'interno del territorio statunitense con ovvia crescita economica del paese guidato da Bush.
Il passaggio all'euro potrebbe portare una supervalutazione del conio europeo con conseguente perdita di valore e potere sui mercati internazionali da parte del biglietto verde. E' un ulteriore allontanamento politico da parte di Teheran nei confronti di Washington, che dopo la diatriba sulle centrli nucleari verte ora anche sulle questioni economiche.
Altre nazioni, grandi produttrici di greggio come la Libia, stanno ora meditando di passare alla nostra valuta in quanto, avendo un valore ed una stabilità maggiore, accrescerebbe l'introito derivante dal petrolio. Non dobbiamo poi dimenticare che anche il dittatore Saddam Hussein nel 2000 annunciò che avrebbe abbandonato il petroldollaro per motivi politico economici. Non ebbe però il tempo di mettere in pratica il suo progetto in quanto gli USA invasero l'Iraq in cerca di armi di distruzione di massa mai trovate e mantennero lo scambio del greggio in dollari. Ora sta tutto nel vedere come reagirà la super potenza all'ennesima provocazione da parte del paese degli Ayatollah.
E' importante sapere che l'Iran è il secondo produttore petrolifero del mondo ed il Venezuela il terzo. Questa notizia porterà non pochi scompensi sui mercati internazionali. Bisogna infatti ricordare che fin dal secondo dopo guerra il petrolio è stato commerciato esclusivamente in dollari. La moneta americana è diventata quindi la valuta forte in assoluto per il fatto che tutti gli scambi avvengono attraverso essa, con conseguente valutazione del "biglietto verde" che viene comprato dalla zecca USA per acquistare l'oro nero e successivamente rimesso sui mercati internazionali.
Inoltre il Dollaro può essere reinvestito solo all'interno del territorio statunitense con ovvia crescita economica del paese guidato da Bush.
Il passaggio all'euro potrebbe portare una supervalutazione del conio europeo con conseguente perdita di valore e potere sui mercati internazionali da parte del biglietto verde. E' un ulteriore allontanamento politico da parte di Teheran nei confronti di Washington, che dopo la diatriba sulle centrli nucleari verte ora anche sulle questioni economiche.
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