La rivoluzione delle reti. L'economia solidale per un'altra globalizzazione
Edito da EMI, 2003
224 pagine, € 13,00
ISBN 8830712299
di Euclides André Mance
Quarta di copertina
Quando ho terminato questo libro - nel quale ho presentando la strategia di collaborazione solidale nel suo potenziale anti-egemonico rispetto alla globalizzazione capitalistica, nella sua capacità di costruire una globalizzazione solidale, generando posti di lavoro e distribuendo reddito con metodi ecologicamente corretti e socialmente giusti - molti lo hanno accolto con attesa critica così come altri lo hanno considerato con noncuranza e scetticismo.
Alcuni mesi più tardi arrivarono le manifestazioni di Seattle e da allora la sinergia di un movimento crescente di articolazioni internazionali di reti fece emergere il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, Forum continentali e diversi Forum tematici internazionali.
In conseguenza di ciò, sono andate emergendo reti intercontinentali e globali in diversi settori, e in particolare nel campo dell’economia solidale, che oggi integrano organizzazioni di produzione, commercio, servizio, finanziamento e consumo che movimentano annualmente centinaia di milioni di dollari.
Nulla di tutto ciò sarebbe successo se non ci fosse stata una collaborazione solidale tra tutte queste reti e associazioni, una collaborazione che ebbe inizio anni fa, durante le attività parallele a Eco ‘92 a Rio de Janeiro e che si è consolidato in molti altri processi che si sono trasformati in scambio di realtà differenti e in appoggio reciproco.
Di fatto, un altro mondo, più giusto e libero, è già in costruzione, grazie alla collaborazione solidale di milioni di persone che, in tutto il mondo, si organizzano in favore della pace, della giustizia sociale, dei diritti umani, della promozione di modelli di sviluppo ecologicamente corretti, socialmente giusti ed economicamente sostenibili, che assicurino il bem-vivir di tutte le persone, promuovendo le libertà pubbliche e private piuttosto che gli interessi del profitto. (L'Autore)
Quando ho terminato questo libro - nel quale ho presentando la strategia di collaborazione solidale nel suo potenziale anti-egemonico rispetto alla globalizzazione capitalistica, nella sua capacità di costruire una globalizzazione solidale, generando posti di lavoro e distribuendo reddito con metodi ecologicamente corretti e socialmente giusti - molti lo hanno accolto con attesa critica così come altri lo hanno considerato con noncuranza e scetticismo.
Alcuni mesi più tardi arrivarono le manifestazioni di Seattle e da allora la sinergia di un movimento crescente di articolazioni internazionali di reti fece emergere il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, Forum continentali e diversi Forum tematici internazionali.
In conseguenza di ciò, sono andate emergendo reti intercontinentali e globali in diversi settori, e in particolare nel campo dell’economia solidale, che oggi integrano organizzazioni di produzione, commercio, servizio, finanziamento e consumo che movimentano annualmente centinaia di milioni di dollari.
Nulla di tutto ciò sarebbe successo se non ci fosse stata una collaborazione solidale tra tutte queste reti e associazioni, una collaborazione che ebbe inizio anni fa, durante le attività parallele a Eco ‘92 a Rio de Janeiro e che si è consolidato in molti altri processi che si sono trasformati in scambio di realtà differenti e in appoggio reciproco.
Di fatto, un altro mondo, più giusto e libero, è già in costruzione, grazie alla collaborazione solidale di milioni di persone che, in tutto il mondo, si organizzano in favore della pace, della giustizia sociale, dei diritti umani, della promozione di modelli di sviluppo ecologicamente corretti, socialmente giusti ed economicamente sostenibili, che assicurino il bem-vivir di tutte le persone, promuovendo le libertà pubbliche e private piuttosto che gli interessi del profitto. (L'Autore)
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