Bernardo Provenzano. Il ragioniere di Cosa Nostra
Edito da Rubbettino, 2006
200 pagine, € 12,00
ISBN 8849815085
di Ernesto Oliva, Salvo Palazzolo
Quarta di copertina
L'11 aprile 2006 si è conclusa una lunga fase della storia della mafia in Italia: quella contrassegnata dalla latitanza di Bernardo Provenzano, durata ben 43 anni grazie a un'incredibile rete di complicità e connivenze che attende ancora di essere svelata. Così come sono ancora avvolti nel mistero le strategie, gli accordi e le amicizie eccellenti che hanno permesso al capomafia di Corleone di imporsi ai vertici dell'organizzazione criminale siciliana di cui, dopo la cattura di Totò Riina, ricopriva il ruolo di capo indiscusso. Killer con Luciano Liggio in gioventù, stragista tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, soprannominato il ragioniere e presentato come lo stratega e il garante della pax mafiosa , Bernardo Provenzano è stato senza dubbio un uomo per tutte le stagioni , una specie di Fregoli mafioso (come lo definiscono con amara ironia gli autori di questo saggio), un capomafia di larghe intese che, dopo la stagione delle stragi Falcone e Borsellino, si è addossato il compito di traghettare Cosa nostra in una nuova epoca di mediazione con i poteri politici ed economici.
Di lui si sa ancora molto poco, troppo poco. I due giornalisti Ernesto Oliva e Salvo Palazzolo, veri esperti del personaggio (che hanno persino realizzato un sito Internet interamente dedicato a Provenzano), sono gli autori di questa prima biografia dell'ex primula rossa di Corleone che raccoglie tutto il materiale conoscitivo, sia giudiziario sia giornalistico, fino ad ora disponibile su di lui, un libro aggiornato agli ultimissimi avvenimenti della cattura che ne restituisce un attento ritratto e sollecita non pochi interrogativi, innanzitutto su chi ha coperto la sua latitanza e su quale futuro attenda Cosa nostra. Competente e dettagliato, il dossier di Oliva e Palazzolo cerca di ricostruire la complicatissima mappa di manovre, delitti, traffici e alleanze in cui Provenzano fu coinvolto nella sua lunga carriera, senza dimenticare la sua vita privata, il suo legame con i familiari, la compagna Saveria Benedetta Palazzolo e i due figli. Sono pagine fitte di avvenimenti, date e nomi di capimafia, politici, pentiti e vittime che hanno fatto la storia degli ultimi anni: da Salvo Lima a Vito Ciancimino, da Giulio Andreotti a Dell'Utri, da Carlo Alberto Dalla Chiesa a Pio La Torre, da Pino Lipari ad Antonino Giuffrè. E poi i traffici con gli appalti delle imprese di costruzioni, smaltimento rifiuti e sanità su cui Provenzano creò il suo impero economico e la nuova mafia, la Cosa nuova collusa con politici, amministratori locali imprenditori e professionisti.
Con la cattura del ragioniere si chiude dunque una pagina sanguinosa della storia mafiosa. Questo libro fornisce molti spunti interessanti per comprenderla attraverso la figura di un protagonista di primo piano, di cui gli investigatori stanno ancora ricostruendo il vero volto.
L'11 aprile 2006 si è conclusa una lunga fase della storia della mafia in Italia: quella contrassegnata dalla latitanza di Bernardo Provenzano, durata ben 43 anni grazie a un'incredibile rete di complicità e connivenze che attende ancora di essere svelata. Così come sono ancora avvolti nel mistero le strategie, gli accordi e le amicizie eccellenti che hanno permesso al capomafia di Corleone di imporsi ai vertici dell'organizzazione criminale siciliana di cui, dopo la cattura di Totò Riina, ricopriva il ruolo di capo indiscusso. Killer con Luciano Liggio in gioventù, stragista tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, soprannominato il ragioniere e presentato come lo stratega e il garante della pax mafiosa , Bernardo Provenzano è stato senza dubbio un uomo per tutte le stagioni , una specie di Fregoli mafioso (come lo definiscono con amara ironia gli autori di questo saggio), un capomafia di larghe intese che, dopo la stagione delle stragi Falcone e Borsellino, si è addossato il compito di traghettare Cosa nostra in una nuova epoca di mediazione con i poteri politici ed economici.
Di lui si sa ancora molto poco, troppo poco. I due giornalisti Ernesto Oliva e Salvo Palazzolo, veri esperti del personaggio (che hanno persino realizzato un sito Internet interamente dedicato a Provenzano), sono gli autori di questa prima biografia dell'ex primula rossa di Corleone che raccoglie tutto il materiale conoscitivo, sia giudiziario sia giornalistico, fino ad ora disponibile su di lui, un libro aggiornato agli ultimissimi avvenimenti della cattura che ne restituisce un attento ritratto e sollecita non pochi interrogativi, innanzitutto su chi ha coperto la sua latitanza e su quale futuro attenda Cosa nostra. Competente e dettagliato, il dossier di Oliva e Palazzolo cerca di ricostruire la complicatissima mappa di manovre, delitti, traffici e alleanze in cui Provenzano fu coinvolto nella sua lunga carriera, senza dimenticare la sua vita privata, il suo legame con i familiari, la compagna Saveria Benedetta Palazzolo e i due figli. Sono pagine fitte di avvenimenti, date e nomi di capimafia, politici, pentiti e vittime che hanno fatto la storia degli ultimi anni: da Salvo Lima a Vito Ciancimino, da Giulio Andreotti a Dell'Utri, da Carlo Alberto Dalla Chiesa a Pio La Torre, da Pino Lipari ad Antonino Giuffrè. E poi i traffici con gli appalti delle imprese di costruzioni, smaltimento rifiuti e sanità su cui Provenzano creò il suo impero economico e la nuova mafia, la Cosa nuova collusa con politici, amministratori locali imprenditori e professionisti.
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